Il Codice della Strada bastona anche i ciclisti | Regole più ferree e sanzioni da capogiro: se li porti sempre con te sei fregato

Ciclisti su strada (Depositphotos foto) - aerospacecue.it
Neanche i ciclisti saranno esenti dalle salatissime sanzioni del Codice. Ecco quali regole devono essere assolutamente rispettate
L’introduzione del nuovo Codice della Strada ha apportato con sé numerose modifiche relative alle regole precedentemente vigenti relativamente alla circolazione stradale, inasprendo in modo decisivo le conseguenti sanzioni.
Dal 14 dicembre 2024 sono ormai trascorsi più di 4 mesi, ma i dibattiti, le polemiche e le discussioni relative alle stringenti disposizioni introdotte non sembrano ancora avere intenzione di placarsi.
Tra gli argomenti maggiormente affrontati, per via delle controverse disposizioni che sono state decise in merito, ci sono indubbiamente l’aumento delle sanzioni, ormai divenute estremamente salate, per chi viene sorpreso, ad esempio, ad utilizzare il cellulare alla guida.
Stringenti limitazioni anche per quanto concerne ulteriori comportamenti potenzialmente rischiosi per l’incolumità propria e degli altri utenti della strada, come mettersi al volante sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o alcolici.
Anche questa categoria sotto la lente d’ingrandimento
E se tendenzialmente siamo abituati a considerare queste limitazioni, oltre che le rispettive sanzioni, valevoli esclusivamente per i conducenti di mezzi di trasporto con batteria o motore in dotazione, le normative introdotte dal nuovo Codice sono volte a sanzionare eventuali comportamenti poco consoni anche per quanto riguarda la categoria dei ciclisti. Ormai la bicicletta è entrata a far parte della quotidianità di moltissimi cittadini, che soprattutto nelle grandi città, volendo evitare la frenesia dei mezzi pubblici e il rischio costante di rimanere imbottigliati nel traffico che si corre circolando con i mezzi propri, eleggono proprio questo mezzo di trasporto per recarsi sul proprio luogo di studio o lavoro.
Un’alternativa economica e sostenibile, che permette anche di mantenersi in allenamento quotidiano, grazie a quei 5 o 10 minuti giornalieri di pedalata. Coloro i quali raramente salgono sul sellino, sono soliti alimentare un particolare dibattito includente proprio questa categoria di utenti della strada, chiedendo a gran voce l’introduzione di normative più stringenti. Questo, a detta dell’opinione popolare, perché i ciclisti, in virtù della velocità ridotta dei propri mezzi e delle dimensioni maggiormente compatte, anche rispetto ad una moto, sono soliti compiere con più frequenza comportamenti che potrebbero mettere a rischio la sicurezza degli altri utenti della strada.

Le stringenti limitazioni per i ciclisti
Ed ecco arrivare regole ferree, ben precise, che i fruitori delle biciclette dovranno necessariamente rispettare, a meno che non vogliano trovarsi a proprio carico un’esosa sanzione. Ad esempio, le norme riguardanti l’utilizzo di alcolici alla guida, resta invariato anche per i ciclisti; allo stesso modo, l’utilizzo del cellulare mentre ci si trova a condurre il mezzo, che proprio assieme all’abuso di alcol rappresenta una delle principali cause di incidenti stradali che avvengono sulle strade italiane. Per quanto concerne le limitazioni specifiche valevoli unicamente per i ciclisti, un particolare accento è stato posto sulla questione del trasporto di altri passeggeri.
Per consentire che ciò avvenga in totale sicurezza, il mezzo deve necessariamente essere omologato al trasporto di terzi, soprattutto se il soggetto che viene portato a bordo è un bambino, la cui seduta potrà avvenire esclusivamente su un apposito seggiolino, rigorosamente omologato e sistemato in modo che non vada ad interferire con il regolare stile di guida del conducente. Prima del trasporto risulta, dunque, necessario informarsi approfonditamente sulle capacità e sulle caratteristiche della propria bicicletta. Lo scrive NextMoto.