“Abbiamo trovato gli alieni: sono piccoli, bassi e tutti verdi” | Vivono a temperature glaciali

Alieno verde (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it
Scoperta sconvolgente nello spazio profondo: segnali chimici indicano possibile vita aliena su un pianeta ghiacciato.
Guardare il cielo e chiedersi se là fuori c’è qualcun altro è una di quelle cose che abbiamo fatto tutti, prima o poi. È una domanda che ci accompagna da secoli, forse da sempre. C’è qualcosa di affascinante, quasi ipnotico, nell’idea che non siamo soli in questo universo gigantesco.
La scienza vera si è messa da tempo al lavoro per trovare una risposta concreta. Oggi, grazie a telescopi spaziali super avanzati e a tecnologie che sembrano uscite da un romanzo di fantascienza, siamo in grado di captare tracce chimiche nell’atmosfera di pianeti lontanissimi. E chissà, magari dentro quelle tracce si nasconde un indizio importante.
Ma niente è mai facile. I pianeti là fuori sono spesso ambienti estremi: freddi da far paura, o avvolti da gas letali, oppure orbitano troppo vicino o troppo lontano dalla loro stella. Insomma, posti dove non ci andresti neanche in vacanza. Eppure, è proprio in questi luoghi inospitali che si stanno cercando le risposte.
E sai qual è la cosa più assurda? Che alcune di queste condizioni, che a noi sembrano proibitive, potrebbero invece essere perfette per altre forme di vita. Magari non come noi, certo, ma qualcosa che nuota, cresce, si riproduce… e che potremmo aver appena sfiorato con lo sguardo.
Il segnale che cambia tutto
I dati raccolti sono talmente forti che gli scienziati parlano di una probabilità del 99,7% che quel segnale non sia un caso. E c’è di più: le quantità di DMS trovate sono migliaia di volte superiori a quelle presenti nell’atmosfera terrestre. Una roba che fa girare la testa.
“Non conosciamo nessun processo chimico naturale che possa generare tutto questo senza coinvolgere la vita,” ha detto Madhusudhan in un’intervista a The Sun. Insomma, l’ipotesi più sensata, per ora, è che questo pianeta sia un mondo oceanico pieno di vita.

Una super Terra finita sotto osservazione
C’è un pianeta, K2-18b si chiama (non proprio un nome poetico eh), che ha attirato l’attenzione degli scienziati come pochi altri. Si trova a circa 124 anni luce da qui, quindi decisamente fuori portata, ma con caratteristiche molto interessanti. Tipo che è più del doppio della Terra e pare sia coperto da un oceano enorme, con un’atmosfera carica di idrogeno. Temperature? Gelide, tipo -2 gradi Celsius. Eppure…
Un gruppo di ricercatori dell’Università di Cambridge, guidati dal prof. Nikku Madhusudhan, ha usato il James Webb Space Telescope (sì, quello famosissimo) per analizzare l’atmosfera del pianeta. E lì, tra i gas, hanno trovato qualcosa di veramente strano: tracce di dimetilsolfuro, o DMS. È una molecola che, sulla Terra, viene prodotta solo da piccolissimi organismi marini, tipo il fitoplancton. Una roba microscopica, ma viva.