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C’è una falla nel Codice della Strada | Se la Polizia ti becca così, non può farci nulla: hanno le mani legate

Posto di blocco

Posto di blocco e automobilista (Canva-Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Il Codice della Strada non lo aveva adeguatamente definito. Ci ha pensato una circolare ministeriale: sospiro di sollievo per i conducenti

Le forze di Polizia Stradale, che possono essere rappresentate da Carabinieri, Polizia Locale o Guardia di Finanza, si premurano di effettuare controlli sulle strade italiane, al fine di verificare che la circolazione stia avvenendo nel rispetto del Codice della Strada.

La più comune tra le procedure di controllo è rappresentata dal posto di blocco. In questa fase al conducente viene esibita una paletta rossa da parte di un agente in servizio, che impone l’arresto della corsa.

Una volta in sosta, all’automobilista verrà chiesto di esibire una precisa gamma di documenti, quali la patente di guida, la carta di circolazione, l‘assicurazione RCA ed eventualmente anche il certificato di revisione.

Controlli più approfonditi, specie in caso di circostanze sospette, potrebbero consistere in test volti a verificare il tasso alcolemico presente nel sangue dell’automobilista, mediante l’impiego dell’etilometro. E nel caso in cui i valori risulteranno positivi, le sanzioni saranno salatissime.

Un dettaglio che ha mandato nel panico gli utenti della strada

L’introduzione del nuovo Codice della Strada, avvenuta lo scorso 14 dicembre 2024, ha disposto una stretta senza precedenti nei confronti degli automobilisti che si mettono al volante pur essendo sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Nello specifico, ad essere mutate sono le disposizioni relative alle sanzioni pecuniarie, che dall’effettiva entrata in vigore del nuovo Codice, potranno essere comminate al guidatore anche nel caso in cui costui non risulti essere in un evidente stato di alterazione psicofisica. Tuttavia, la circolare congiuntamente emessa dal Ministero dell’Interno e dal Ministero della Salute lo scorso 11 aprile, definisce una particolare indicazione che ha decisamente fatto tirare un sospiro di sollievo ai più.

Se è vero che nel suo complesso il Codice della Strada si sia rivelato estremamente più aspro e stringente nei confronti degli automobilisti inosservanti e che, come dicevamo prima, anche in assenza di chiari sintomi a dimostrazione di una tenuta psicofisica non proprio esemplare sarà possibile ricevere una multa, non basterà di certo un tiro di spinello per condurre i conducenti in una situazione di estremo disagio. Sin dal 14 dicembre, infatti, i termini specifici non erano mai stati definiti totalmente, generando tra gli utenti della strada polemiche, malcontenti, discussioni e dubbi.

Sostanze stupefacenti
Sostanze stupefacenti (Depositphotos foto) – www.aerospacecue.it

Una precisazione più che doverosa

I casi potenzialmente più allarmanti riguardavano la possibilità che nel corpo di un automobilista venissero rinvenute tracce di farmaci, come ad esempio gli ansiolitici, che vengono definiti droghe a tutti gli effetti e che restano in circolo nel corpo del soggetto che gli ha assunti anche per svariati giorni, esponendo lo stesso alla possibilità di figurare come guidatore sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, pur non rappresentando alcun pericolo per l’incolumità degli utenti della strada. Ma la circolare definisce un collegamento temporale tra assunzione e guida, che dispone la necessità che la sostanza assunta presenti ancora effetti attivi sul corpo del conducente.

Se le analisi delle urine sono in grado, come detto pocanzi, di rilevare tracce di sostanze stupefacenti anche molti giorni dopo, l’arma cruciale ed inequivocabile alla quale affidarsi sono gli esami tossicologici, o attraverso il sangue o attraverso la saliva, che sapranno indicare l’effettiva “attività” della sostanza in circolo soltanto nelle ore immediatamente successive alla sua assunzione; soltanto in un simile caso, dunque, il conducente risulterà aver commesso un reato. Se la frase fieramente pronunciata dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini “Lucido sì, lucido no, ti ritiro la patente” era stata capace di gettare in allarme la quasi totale interezza degli automobilisti, c’è una circolare inviata direttamente dai ministeri a disporre quella che è l’effettività dei fatti. A riportarlo è Virgilio.