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Arrivano i primi alimenti prodotti nello Spazio | Scienziati increduli: “Commestibili e più buoni di quelli terrestri”

Alimenti nello spazio

I primi alimenti prodotti nello Spazio (Canva-Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Finalmente sarà possibile produrre alimenti direttamente in orbita. Sicurezza, qualità e gusto assicurati. Un recente esperimento ne è la prova

E’ davvero possibile produrre degli alimenti direttamente nello spazio? Questa possibilità, a detta degli scienziati, sarebbe concretizzabile esclusivamente attraverso il processo di fermentazione.

Si tratta di una procedura totalmente naturale, che prevede l’utilizzo di lieviti, muffe o batteri, in grado di decomporre spontaneamente composti organici, producendo energia, gas, alcol e ulteriori composti.

Se l’uomo ha già imparato come questa tecnica deve essere utilizzata nel modo più opportuno, impiegandola, ad esempio, nell’ambito della conservazione dei cibi, il prossimo passo da compiere sarà proprio quello di trasferirne l’efficacia anche nel Cosmo.

Pensate soltanto ad alcuni dei prodotti che utilizziamo comunemente, il cui inconfondibile sapore deriva proprio dalla fermentazione: possiamo citare il caffe, la birra, il lievito madre o lo yogurt, preparazioni diffuse a livello globale.

Un obiettivo ostico da raggiungere

Un recente studio pubblicato su iScience espone il lavoro di un team interdisciplinare di ricercatori che ha inviato sulla Stazione Spaziale Internazionale una miscela che includeva soia cotta, riso kōji e sale, ossia i principali ingredienti che costituiscono il miso. Si tratta di un prodotto cardine della cultura culinaria giapponese, per certi versi accomunabile al burro di arachidi.

Il composto è stato, successivamente, fermentato per 30 giorni, esattamente come da tradizionale procedura per la produzione del miso, al fine di comprendere se anche a bordo dell’ISS sarebbe stato possibile mettere in pratica la medesima preparazione, producendo il primo “miso spaziale“. Il risultato è stato comparato con prodotti realizzati a Terra a partire dalla stessa miscela, mediante una serie di approfondite analisi che ne hanno messo in luce la sicurezza alimentare, i microrganismi presenti, oltre ovviamente ai composti aromatico-gustativi. Volete conoscere il risultato?

Miso
Il primo miso spaziale (Depositphotos foto) – www.aerospacecue.it

Un risultato che ha lasciato increduli anche gli scienziati

Il miso prodotto nello spazio può senza problemi essere accomunato ad un tradizionale miso terrestre, grazie al processo di fermentazione, che ne garantisce la sicurezza nel consumo. Ovviamente più di una differenza è stata riscontrata, a partire dal colore, più scuro nella produzione spaziale, e dal sapore, poiché lo stesso ha assunto un maggior sentore di nocciola e tostatura. Nel corso dello svolgimento del processo di fermentazione, invece, è emerso come la progressione sia risultata più veloce sulla Stazione Spaziale, presumibilmente grazie alle radiazioni solari o alla microgravità.

I risultati ottenuti saranno in grado di dimostrarsi fondamentali non sono in ottica delle spedizioni spaziali del futuro, ma soprattutto per il supporto nutrizionale che saranno in grado di garantire agli astronauti; precedentemente, infatti, una delle principali limitazioni delle missioni interstellari era proprio rappresentata dalla ridotta disponibilità di alimenti, che richiedeva l’inevitabile rientro sulla Terra per fare rifornimento. Le condizioni profondamente difficoltose dell’ambiente, infatti, non hanno mai permesso di porre una definitiva soluzione a tale problema, oggi finalmente e definitivamente sbrogliato grazie al lavoro degli esperti. Lo riporta un articolo di Wired.