Scoperto un buco nero “schizzinoso” | Prima divora di tutto e, poi, sputa quello che non gli piace

Buco nero (Freepik foto) - www.aerospacecue.it
Un buco nero simile non era mai stato rilevato nell’intero Universo. Le dinamiche che lo riguardano sono realmente uniche
I buchi neri sono caratterizzati da una gravità elevata a tal punto da rendere impossibile ai corpi che transitano attorno a tali regioni di sfuggirvi. I buchi neri, infatti, sono capaci di divorare anche la luce.
Per questo rappresentano alcuni degli oggetti in assoluto più affascinanti, ma allo stesso tempo impervi e misteriosi dell’intero Universo. Relativamente alla loro formazione è stato scoperto che hanno origine dal collasso delle stelle molto massicce.
Quando questi corpi esauriscono il proprio “combustibile”, concludono la fase finale della loro esistenza esplodendo sottoforma di supernova; da qui, il nucleo rimasto è soggetto ad una compressione che lo porta a diventare estremamente denso.
Nell’esatto centro dei buchi neri la densità è praticamente infinita e gli oggetti sono circondati dal disco di accrescimento, composto da materia, che si surriscalda, ruotando ed emettendo energia.
Il sorprendente comportamento di un buco nero
L’impiego del Very Large Telescope dell‘European Southern Observatory, situato sul Cerro Paranal, nel pieno del deserto di Atacama, in Cile, ha permesso agli studiosi di rilevare un fenomeno incredibile. Il buco nero supermassiccio presente nel nucleo della galassia NGC 4945, distante più di 12 milioni dal Pianeta Terra sta, infatti, sprigionando una serie di venti di materia contraddistinti da una significativa potenza. A raccontarlo sono i responsabili dell’ESO mediante un comunicato, avvalorato da una fotografia che mostra l’insaziabilità e la continua attività del buco nero sito al centro della galassia, impegnato a consumare materia in quantità sorprendenti.
Nell’immagine, infatti, si vedono chiaramente dei getti di materiale brillante, che altro non sono che venti galattici, contraddistinti da una forma a cono, che vengono proiettati nello spazio intergalattico a velocità sbalorditive, non permettendo, addirittura, al buco nero di prosciugare anche gas e polveri. Nel comunicato dell’ESO si legge: “Questo ‘mangiatore disordinato’, contrariamente alla tipica reputazione onnivora dei buchi neri, sta soffiando via potenti flussi di materiale“.

Gli ultimi rilevamenti
Abbiamo precedentemente parlato del Very Large Telescope, il VLT, il cui impiego è, in realtà, da collocare nell’ambito di uno studio significativamente più ampio, il cui scopo principale è quello di comprendere le dinamiche che regolano i venti galattici. Nel caso specifico di NGC 4945, grazie ai rilevamenti compiuti mediante l’impiego dello strumento MUSE, è stato evidenziato come gli stessi venti subiscano un’accelerazione progressiva che li porta ad allontanarsi dal buco nero centrale, fino a raggiungere i confini più estremi della galassia, contrariamente al comportamento che i venti galattici mantengono durante la propagazione verso l’esterno, quando sono soggetti a rallentamento.
Il nucleo di NGC 4945 appare attualmente oscurato dalle polveri e dai gas, con tutta probabilità gli stessi che vengono attratti dal buco nero e dalla sua forza gravitazionale imponente. I venti galattici riescono a brillare, fluendo dal buco nero stesso, proprio attraverso le nubi di polvere e gas che si originano. Lo studio terminale relativo ai venti galattici è stato pubblicato su Nature Astronomy.