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Nella Via Lattea sta succedendo l’irreparabile | “Da un giorno all’altro non ci sono più”: c’è uno sterminatore seriale

Via Lattea

Via Lattea (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Nessuno si sarebbe mai aspettato di assistere ad un simile fenomeno. Un oggetto misterioso sta decimando la presenza di corpi cosmici

La Terra risiede nella Via Lattea, galassia a spirale barrata, che oltre al nostro Pianeta è casa di altri miliardi di corpi celesti, tra i quali non tutti sono noti all’attenzione degli studiosi.

E sarebbe incredibile il contrario, considerando che sono più di 200 miliardi le stelle presenti all’interno del suo ampissimo diametro, pari a circa 100.000 anni luce. Il nostro Pianeta, nello specifico, dista circa 27.000 anni luce rispetto al centro della galassia.

Questo perché la Terra risiede nel Braccio di Orione, che presenta proprio una simile distanza rispetto al nucleo della Via Lattea. La nostra galassia segue un movimento pari a circa 600 km/s nello spazio.

Inoltre, la Via Lattea è a sua volta parte di un gruppo di circa 80 galassie, noto come Gruppo Locale ed è previsto che tra circa 4,5 miliardi di anni la nostra galassia si fonderà con Andromeda, dando vita ad un nuovo ammasso galattico.

Gli esperti sono rimasti increduli

L’attenzione degli scienziati è stata catturata da un’area, apparentemente contraddistinta dalla presenza di dominanti forze estreme, la cui capacità sarebbe tale da riuscire a fare piazza pulita addirittura di interi sistemi stellari presenti nella nostra Via Lattea. A gettare luce su questo aspetto è uno studio, la cui pubblicazione è attesa sulla rivista Astronomy & Astrophysics.

A lavorare su questa possibilità è stato un gruppo formato da ricercatori tedeschi e cechi, i cui approfondimenti si sono concentrati sul buco nero supermassiccio presente proprio al centro della galassia in cui risiede anche la nostra Terra, noto come Sagittarius A*. In corrispondenza dello stesso, sarebbe presente quella che gli stessi scienziati hanno definito essere una “macina cosmica”, per via della sua capacità di disintegrare nell’immediato le stelle che risultano essere troppo vicine a quest’area.

Sagittarius A*
Sagittarius A* (ESO foto) – www.aerospacecue.it

Una scoperta pronta a cambiare drasticamente le certezze umane

E’ stato osservato come le stelle di tipo O, una volta distrutte, vengono trasformate in veri e propri buchi neri, non riuscendo a sopravvivere più di 5 milioni di anni. Al contrario, le ricerche condotte hanno permesso di sottolineare come le stelle di tipo B, caratterizzate da un’aumentata resistenza, risultino in grado di sopravvivere sino a 50 milioni di anni ed è per questo che soltanto tale tipologia di stella sia stata avvistata nelle aree limitrofe al buco nero supermassiccio.

Il principale autore dello studio, Jaroslav Haas, ha esposto come tale scoperta debba necessariamente portare la comunità scientifica a riconsiderare i fenomeni e i mutamenti riguardanti il centro della Via Lattea. I ricercatori sottolineano l’importanza di simili progressi, in quanto permettono di creare modelli relativi al comportamento dei buchi neri e delle stelle che risultino essere maggiormente approfonditi, permettendo di comprendere informazioni maggiorate anche relativamente a quella che viene descritta come l’area in assoluto più “movimentata” e “turbolenta” della nostra intera galassia.