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Asteroidi, in 25.000 corrono verso la Terra | Le rivelazioni dell’esperto mettono i brividi: “Solo un modo per fermarli!”

Asteroidi

Asteroidi verso la Terra (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

La Terra è minacciata dalla presenza di innumerevoli asteroidi. La comunità è al lavoro per individuare un efficace meccanismo di contrasto

Gli asteroidi sono corpi caratterizzati da una singolare composizione di rocce, carbonio e metalli, che orbitano in differenti regioni dello spazio. Le loro dimensioni sono estremamente variabili, spaziando da una forma ridottissima ad un’estensione di centinaia di chilometri.

Si tratta di resti risalenti al periodo di formazione del Sistema Solare, ossia circa 4,6 miliardi di anni fa. Gli esperti hanno individuato tre precise regioni del cosmo, caratterizzate dalla presenza di asteroidi.

La prima è la Fascia che separa Marte e Giove, nota come Fascia Principale. Quelli situati nelle vicinanze di Giove, Pianeta con cui gli stessi condividono l’orbita, sono invece noti come Asteroidi Troiani.

Ma ad aver suscitato maggiore interesse dal punto di vista degli studiosi sono sicuramente i NEO, Near Earth Objects. Come il nome stesso ci suggerisce, si tratta di asteroidi che compiono traiettorie d’orbita irregolari, che li portano ad avvicinarsi alla Terra.

Un progetto potenzialmente cruciale

La NASA si sta preparando al lancio di un telescopio spaziale, nell’ambito della missione NEO Surveyor, che possa garantire un’attività di individuazione e caccia di una serie di asteroidi nascosti in orbita nelle vicinanze del pianeta Terra, in modo da comprendere ulteriori utili informazioni su come gli stessi potrebbero essere fermati per evitarne l’ipotetica collisione proprio sul nostro mondo. Esistono, infatti, numerosi oggetti contraddistinti da dimensioni realmente infime, che non si rendono visibili da osservazioni terrestri, ma che, al contrario, potrebbero essere individuati direttamente nel cosmo.

E la NASA spiega: “Possiamo intervenire contro gli oggetti pericolosi vicini alla Terra solo se riusciamo a individuarli per primi“. Per questo, puntare sulle potenzialità del telescopio, capace addirittura di catturare la luce infrarossa, saranno in grado di rivelarsi determinanti. In questo modo, infatti, la sonda NEO Surveyor sarà in grado di provvedere all’individuazione di tutte le rocce spaziali, anche di quelle all’apparenza più “innocue”. In questo gruppo potenzialmente rientrano anche gli asteroidi e le comete scure, che non riflettono direttamente luce visibile, ma la cui luce solare li rende brillanti nello spettro infrarosso.

NEO Surveyor
NEO Surveyor (IPAC-Caltech foto) – www.aerospacecue.it

Gli sviluppi futuri

Una delle principali problematiche che avevano ostacolato la NASA nella corretta esecuzione di tale obiettivo è sicuramente stata la luminosità del Sole, che rende pressoché impossibile l’individuazione degli asteroidi cosmici. La possibilità che gli ulteriori rilevamenti sperano di smentire è che, nascosti nello spazio, si aggirino asteroidi estremamente più grandi e preoccupanti di quelli attualmente noti. Per questo, il funzionamento di NEO Surveyor si basa sulla minuziosa capacità di rilevamento di tutti gli asteroidi, anche quelli che dalla Terra raggiungono la direzione del Sole.

Il NEO Surveyor con tutta probabilità sarà lanciato a bordo di un razzo Falcon 9 della SpaceX dalla base di lancio Cape Canaveral, in Florida, entro il settembre 2027. E si tratta di una data di certo non casuale, considerando che l’inizio del 2025 era stato rappresentato da una situazione di crescente tensione relativa alla possibilità – seppur irrisoria – che l’asteroide 2024 YR4 arrivasse sulla Terra nel corso del 2032. Ma il fulcro della missione permetterà alla NASA di individuare anticipatamente l’orbita degli asteroidi, come sottolinea anche la professoressa di scienze planetarie Amy Mainzer, presso la UCLA, a capo della missione, che ha affermato nel corso di un intervento al Los Angeles Time: “Uno degli obiettivi principali è “avere abbastanza tempo per elaborare un piano realmente informato. Non sappiamo ancora tutto quello che c’è dietro casa nostra“.