Spazio, ci si potrà vivere ed anche a lungo | Pronte le basi fluttuanti con palestre e lusso sfrenato

Un domani potremo vivere nello spazio (Freepik foto) - www.aerospacecue.it
Capsule spaziali capaci di accogliere visitatori nel comfort e nel lusso più totale. Sembra utopia, ma siamo sempre più vicini
Il raggiungimento dello spazio rappresenta uno degli obiettivi prioritari che l’uomo si è posto di perseguire, sin dalla spedizione che condusse il sovietico Jurij Gagarin a diventare il primo essere umano a giungere nel cosmo.
Questa significativa meta rappresenta il punto fondante del programma delle principali agenzie spaziali mondiali, tra le quali figurano la statunitense NASA, l’europea ESA o la russa Roscosmos, solo per citarne alcune.
Le stesse si occupano della gestione delle tradizionali esplorazioni spaziali, che stanno riguardando il cosmo da ormai diversi decenni e che prevedono l’invio di mezzi che siano in grado di fornire informazioni, approfondimenti e studi relativi ai differenti corpi spaziali.
Ma il XXI secolo ha inevitabilmente segnato l’ascesa, in modo sempre crescente, del turismo spaziale privatizzato, ossia quello messo in atto da aziende private tra le quali Blue Origin e la più celebre SpaceX, creatura di Elon Musk.
Quali sono gli ultimi sviluppi in merito?
Per realizzare questo ambizioso obiettivo sarà determinante l’implementazione della Starlab, stazione spaziale commerciale, che nel corso della sua realizzazione ha visto coinvolta anche la multinazionale alberghiera Hilton, chiamata per la progettazione degli interni abitativi della stazione stessa. Si tratta di un progetto resosi concreto grazie ai finanziamenti provenienti da NASA ed ESA, l’agenzia spaziale europea, al fine di fornire un degno sostituto alla Stazione Spaziale Internazionale, la cui deorbitazione è prevista con l’inizio della prossima decade. Il leader del global design team di Hilton, Larry Traxler, ha affermato che lui e tutto il suo gruppo di lavoro sono realmente entusiasti di ciò che le future stagioni di esplorazioni spaziali riserveranno, ponendo particolare accento su quanto l’ospitalità garantita dal modo di lavorare di Hilton si rivelerà positivamente impattante nell’esperienza complessiva.
La Stazione Starlab, infatti, sarà dotata di cabine relax, oltre che di una palestra, ed è già stato assicurato che ciascun ospite a bordo potrà contare su una propria stanza dove riposare. Sebbene ad una prima analisi possa sembrare unicamente finalizzato al turismo spaziale, questo progetto promette di fornire maggior stabilità, sicurezza e comfort agli astronauti che procederanno allo svolgimento di missioni nel cosmo. Il 2028 è l’anno inquadrato per il lancio, che avverrà mediante l’impiego del razzo Starship di SpaceX.

L’obiettivo del progetto
Tra le altre stazioni spaziali degne di nota, vi è sicuramente la Stazione Voyager, il cui design a “ruota rotante” permette la garanzia di possedere una gravità in orbita similare rispetto a quella presente sul nostro mondo. Implementazione della statunitense Above: Space Development Corporation, è stata progettata per accogliere sino a circa 400 ospiti per volta. Un altro esempio è rappresentato dalla Pioneer, contraddistinta da dimensioni inferiori rispetto alla “sorella maggiore”, in grado perciò di ospitare unicamente 28 passeggeri; le sue dimensioni compatte, tuttavia, renderebbero sensibilmente più corti i tempi della costruzione.
E’ bene specificare che i viaggi spaziali non rappresenteranno di certo un esborso insignificante per le tasche degli appassionati, anche se i prezzi non sono ancora stati nemmeno ipotizzati. La volontà congiunta di tutti coloro che hanno preso parte al progetto della nuova capsula è quello di garantire il soggiorno degli ospiti in sistemazioni in cui il lusso possa rappresentare l’aspetto primario, che facciano sentire i visitatori come in una qualsiasi struttura terrestre, ma nel bel mezzo dello spazio. La costruzione effettiva, tuttavia, appare ancora un miraggio, così come i tempi di realizzazione effettiva dell’opera, nonostante le certezze riguardanti l’anno del lancio.