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Brutte notizie per l’ANAS | Se accade questo è colpa loro: devono risarcirti all’istante

ANAS e soldi

L'ANAS ti deve un sacco di soldi (Canva-ANAS foto) - www.aerospacecue.it

Una domanda che attanaglia i guidatori ha finalmente trovato una risposta. In questo caso, la responsabilità ricade sull’ANAS

L’Azienda Nazionale Autonoma delle Strade, meglio nota con l’acronimo ANAS, si occupa prevalentemente di gestire e manutenere la rete stradale e autostradale nostrana, esercitando il proprio controllo su decine di migliaia di chilometri di percorsi.

Sono ben 32.000 i chilometri di strade e autostrade presenti in tutta Italia che vengono gestiti direttamente da ANAS. Ma in cosa consiste concretamente il lavoro di questo ente?

Manutenzione, come abbiamo accennato, sia per quanto concerne i lavori ordinari, sia per quelli straordinari sui tratti abitualmente frequentati dagli automobilisti, oltre al monitoraggio costante delle condizioni di traffico delle stesse.

ANAS punta in modo particolare sullo sviluppo tecnologico e sull’innovazione delle infrastrutture, al fine di rendere la viabilità sul territorio tricolore sempre maggiormente vantaggiosa per gli automobilisti.

Una situazione decisamente spiacevole

Una domanda che gli automobilisti, ovviamente specialmente coloro i quali si sono già trovati in una simile situazione, si pongono frequentemente, riguarda il malaugurato caso di un incidente o di un tamponamento in autostrada a causa di un qualche oggetto presente sulla carreggiata che non è stato rimoso o in presenza di un tratto di asfalto profondamente dissestato. In casi come questo, chi è responsabile dell’eventuale incidente? L’Unione Nazionale Consumatori ha fornito una risposta chiara e precisa, ipotizzando due differenti scenari.

Nel primo, se l’oggetto che viene perso da un altro mezzo sulla carreggiata proviene dal veicolo che si trova davanti al nostro, come nel caso in cui un camion dovesse perdere parte del suo carico, il risarcimento dell’avvenuto incidente dovrà essere richiesto proprio al conducente dello stesso. Nel caso in cui, invece, non si riuscisse a stabilire con precisione la provenienza dell’oggetto causante lo sbandamento o l’incidente, la colpa ricadrà sull’ente gestore del tratto autostradale, dunque l’ANAS e la società che controlla l’autostrada in questione.

Incidente
Incidente autostradale (Freepik foto) – www.aerospacecue.it

Come funziona?

Questo perché l’ente proprietario figura come primo responsabile della sicurezza e tra i compiti che deve portare a termine c’è anche la verifica ed il controllo costante delle careggiate; il ché comporta anche l’eliminazione immediata di eventuali oggetti che possono risultare ostacoli, d’intralcio alla percorrenza degli automobilisti. Tuttavia, gli enti che gestiscono i tratti autostradali possono appigliarsi alla dimostrazione che la causa dell’incidente non fosse prevedibile, portando prove concrete a sostegno della tesi che la società non potesse in alcun modo intervenire per la rimozione dell’eventuale ostacolo. La responsabilità nei suoi confronti decade, ad esempio, nei casi di incidenti correlati a calamità naturali o ad oggetti abbandonati sulla carreggiata da terze persone.

E’ possibile raggiungere una conciliazione al fine di ottenere il risarcimento spettante; ciò proprio grazie ad uno specifico protocollo d’intesa siglato tra Autostrade per l’Italia e l’Unione Nazionale Consumatori all’esatto scopo di risolvere gli eventuali reclami nel modo più rapido e conveniente possibile, per entrambe le parti. Parliamo di una procedura che ha una durata massima pari a 90 giorni, con possibilità di proroga esclusivamente per altri 45, e che in breve tempo permetterà di porre fine alla spinosa questione evitando i ricorsi del caso.