Mars Sample Return: nuovo metodo per rilevare la vita nei campioni provenienti da Marte

Superficie Marte, ora potrebbero essere analizzate meglio le eventuali forme di vita (DepositPhotos) - AerospaceCUE
Il Mars Sample Return è un nuovo metodo che gli scienziati stanno cercando di implementare per rilevare nuove forme di vita
Gli scienziati e gli astronomi sono sempre alla ricerca di nuove forme di vita presenti nell’universo. In molti radunano interi team di ricercatori per teorizzare o analizzare campioni provenienti da ogni angolo del sistema solare, almeno fino ai pianeti in cui riesce a spingersi l’umanità al momento.
Ora sembra che un gruppo di ricercatori dell’Università di Tokyo abbia realizzato il Mars Sample Return, un nuovo metodo per rilevare eventuali forme di vita presenti nei campioni raccolti durante le missioni spaziali su Marte.
Questo risultato è nato anche dalle intenzioni delle principali agenzie spaziali globali: quello di portare sulla Terra delle vere e proprie rocce marziane da scandagliare e analizzare con la massima precisione.
Quali sono le cose da sapere su questo nuovo metodo? Ecco tutto quello che c’è da sapere a questo proposito.
Mars Sample Return, ecco come funziona
In realtà il Mars Sample Return è opera di una collaborazione internazionale nata tra i summenzionati ricercatori di Tokyo e degli specialisti della NASA. Poiché non abbiamo ancora campioni marziani, i ricercatori, guidati dal professor Yohey Suzuki dell’Università di Tokyo, hanno studiato rocce terrestri ricche di microrganismi, simili a quelle che si potrebbero trovare su Marte. Difatti, il team ha pensato di replicare una situazione tipo che potrebbe accadere nel prossimo futuro.
Dopo aver testato metodi convenzionali senza successo, il team ha sviluppato una nuova tecnica chiamata spettroscopia fototermica a infrarossi ottici (O-PTIR), che è stata in grado di rilevare cellule microbiche in rocce basaltiche di 100 milioni di anni. Questa tecnica utilizza un laser verde per raccogliere segnali dal campione e consente di immaginare dettagli piccoli fino a mezzo micrometro, sufficienti per identificare strutture biologiche.

Quali sono i risvolti per il futuro?
Ovviamente, una volta trovata la tecnica ideale per identificare la vita, anche eventuali microrganismi, non resta far altro che immaginare quelli che potrebbero essere i risvolti positivi per il futuro. Sicuramente si potrebbe usare tale metodo per confermare o smentire una volta per tutte la possibilità di vita su Marte.
Comunque, i ricercatori vorrebbero procedere per gradi. Il prossimo passo sarà estendere questa tecnica a rocce più antiche, simili a quelle campionate dal rover Perseverance su Marte, e testare altri tipi di rocce, come i carbonati, che sono comuni sia su Marte che sulla Terra e spesso contengono forme di vita. Insomma, si tratta di un momento davvero emozionante per tutti coloro che sono appassionati di astronomia: l’umanità potrebbe essere a un passo dallo scoprire forme di vita aliene grazie a un nuovo metodo.