Cina, ci sta spiando tutti dallo Spazio | Non sanno solo quello che facciamo: conoscono perfettamente anche i nostri volti

La Cina ci osserva dallo Spazio? (Canva/CNSA) - www.aerospacecue.it
Una tecnologia implementata dalla Cina per controllare la popolazione dallo Spazio? Quanto scoperto non era nemmeno ipotizzabile
Dopo aver trascorso le annate iniziali della corsa allo spazio con un ruolo più nel dietro le quinte, collaborando con l’Unione Sovietica, la Cina è riuscita ad affermarsi rapidamente con un ruolo di rilievo nell’ambito aerospaziale.
Il tutto è accaduto soltanto nel corso degli ultimi due decenni, quando la Cina ha effettuato una repentina scalata, sino a diventare una delle principali potenze in termini globali e spaziali.
Il principale organo di riferimento è la CNSA, l’Agenzia Spaziale Cinese, fondata nel 1993 a Pechino con lo scopo di avviare un progetto di cooperazione internazionale e di potenziare l’arsenale aerospaziale a disposizione dello Stato asiatico.
Tra gli obiettivi più ambiziosi che la CNSA ha messo nel mirino, c’è la volontà di istituire, congiuntamente alla moscovita Roscosmos, una base spaziale con presenza umana sulla Luna entro il prossimo quinquennio.
Il Governo cinese ci tiene sott’occhio?
Ma esiste davvero un satellite spia cinese che tiene traccia di ogni nostro movimento e spostamento? Stiamo parlando, per il momento, unicamente di indiscrezioni, secondo le quali la principale potenza asiatica stia utilizzando una tecnologia totalmente avanguardistica di imaging che sfrutta i raggi laser in modo da catturare in modo efficiente e preciso istantanee anche a 100 chilometri di distanza o più. Per questo, la sua potenza sembrerebbe superare di almeno 100 volte quella dei canonici telescopi spaziali correntemente impiegati nelle osservazioni. Ma come è stato possibile acquisire queste informazioni?
Grazie a dei test che sono stati effettuati nel nord-ovest della Cina, precisamente sul Lago Qinghai, dove è avvenuta la messa in pratica del sistema basato sul lidar ad apertura sintetica, che permette la costruzione di immagini bidimensionali e tridimensionali. E’ in grado di fornire immagini a risoluzione elevatissima servendosi delle lunghezze d’onda ottiche, che permettono di ottenere istantanee nitidissime, nonostante la distanza monstre che separa questo strumento dalla Terra. Il test si è fondato su array di prismi riflettenti, siti ad una distanza di circa 101,8 chilometri dal sistema lidar e lo strumento è stato in grado di evidenziare dettagli davvero microscopici, misurando distanze entro i 15,6 millimetri.

Un’introduzione dal gigantesco potenziale
Stiamo parlando di un significativo passo avanti per l’intero ambito scientifico, in quanto la sofisticata introduzione cinese potrebbe realmente essere impiegata anche in ruoli differenti rispetto alla cattura delle immagini satellitari. Se un precedente test cinese era stato in grado di raggiungere una risoluzione pari a 5 centimetri ad una distanza di 6,9 chilometri, comprendiamo bene come la nuova tecnologia sia stata in grado di spazzare rapidamente via i record precedentemente segnati. La precisione estrema del “satellite spia” è stata possibile mediante la suddivisione da parte degli scienziati cinesi del raggio laser guidante il sistema lidar su una matrice di microlenti 4 x 4, in grado di ampliare l’apertura ottica.
Si è trattato di un’implementazione necessaria per risolvere il problema tra il campo visivo e le stesse dimensioni di apertura, precedentemente rappresentante un vero e proprio ostacolo nel generare sistemi caratterizzati da tali precisione. L’unico dubbio inquadra il papabile limite che il medesimo strumento potrebbe dimostrare venendo testato in presenza di situazioni atmosferiche svantaggiose, in quanto le sperimentazioni sino ad ora articolate sono avvenute con delle condizioni metereologiche impeccabili.