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Spazio vs aviazione: ogni anno c’è il 26% di probabilità che detriti spaziali entrino in aree di traffico aereo intenso

Aviazione

Aviazione (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

I detriti spaziali stanno invadendo gli spazi aerei. L’aviazione deve, ogni anno, fare i conti con le missioni spaziali.

Il problema dei detriti spaziali è diventato sempre più rilevante, non solo per la sicurezza terrestre ma anche per il traffico aereo. Un recente studio dell’Università della British Columbia (UBC) ha rivelato che esiste una probabilità del 26% ogni anno che i resti di razzi spaziali rientrino nell’atmosfera e attraversino aree con un traffico aereo intenso.

Sebbene la possibilità che un detrito colpisca un aeromobile sia estremamente bassa, il rischio di interruzioni ai voli e di costi aggiuntivi per compagnie aeree e passeggeri è tutt’altro che trascurabile. Incidenti di questo tipo non sono una novità. Nel 2022, ad esempio, un pezzo di razzo del peso di 20 tonnellate ha costretto le autorità aeronautiche di Spagna e Francia a chiudere parti del loro spazio aereo per evitare pericoli.

Con l’aumento dei lanci spaziali e del traffico aereo, i ricercatori della UBC sollecitano un intervento normativo da parte delle autorità. Ewan Wright, dottorando in studi interdisciplinari presso la UBC e primo autore dello studio, ha sottolineato le difficoltà legate alla chiusura improvvisa dello spazio aereo a causa di questi eventi.

Ha citato come esempio l’esplosione della navicella Starship di SpaceX poco dopo il lancio: in quell’occasione, le autorità avevano istituito una zona di interdizione per gli aeromobili, costringendo molti voli a deviare o a tornare indietro. Questo, nonostante la previsione relativamente precisa del punto di caduta dei detriti. Per i rientri incontrollati, invece, la situazione è ancora più incerta.

Satelliti in orbita

Quando i satelliti vengono lanciati in orbita, spesso grandi sezioni dei razzi utilizzati restano nello spazio. Se queste parti si trovano in orbite basse, col tempo rientrano nell’atmosfera in modo incontrollato. Sebbene la maggior parte del materiale bruci durante la discesa, alcuni frammenti riescono comunque a raggiungere il suolo.

I ricercatori della UBC hanno analizzato il traffico aereo nel giorno più trafficato del 2023, individuando Denver, in Colorado, come la città con la maggiore densità di voli, con un aereo ogni 18 km². Utilizzando questo dato come riferimento massimo, hanno stimato la probabilità che i detriti rientrino sopra zone con differenti livelli di traffico aereo. Hanno scoperto che, sopra aree con almeno il 10% del traffico massimo (come lo spazio aereo tra Vancouver e Seattle), esiste una probabilità del 26% che un detrito cada ogni anno.

Spazio di aviazione
Spazio di aviazione (Depositphotos foto) – www.aerospacecue.it

Space vs Aviation

Per contesti con il 5% della densità massima di traffico, come il sud Europa, il rischio sale al 75% annuo. Nel 2024 ci sono stati 258 lanci spaziali di successo e ben 120 rientri incontrollati di detriti, con oltre 2.300 corpi di razzi ancora in orbita. Inoltre, si prevede che il numero di passeggeri aerei crescerà del 7% nel 2025. Secondo i ricercatori, la probabilità annuale di una collisione tra un aeromobile e un detrito spaziale è di una su 430.000. Tuttavia, il vero problema è che l’industria spaziale sta scaricando questo rischio su compagnie aeree e passeggeri. Il coautore dello studio, il professor Aaron Boley, sottolinea che i rientri incontrollati sono una scelta di progettazione, non una necessità.

Una soluzione esiste: costruire razzi in grado di rientrare in modo controllato, schiantandosi in mare senza creare pericoli. Tuttavia, questo richiede un’azione coordinata a livello internazionale. Il professor Michael Byers, coautore dello studio, afferma che le aziende non miglioreranno volontariamente i loro razzi se non saranno tutte obbligate a farlo. Per questo motivo, è fondamentale che i governi si uniscano e stabiliscano nuove normative per garantire una maggiore sicurezza.