Questo Cratere è il più antico del mondo | Causato da un asteroide miliardi di anni fa: i geologi si arrovellano per questa sua particolarità

Cratere e asteroide (Canva/Pixabay foto) - www.aerospacecue.it
Non solo l’era geologica a cui risale, ma anche una caratteristica che lo rende unico sulla Terra. Questo Cratere ha attirato gli scienziati
La Terra non è del tutto esente dalla possibilità che detriti e oggetti, presentanti dimensioni variabili, possano raggiungere la superficie e generare degli impatti. Tuttavia, questo fenomeno è fortemente mitigato dalla densità atmosferica.
Ciò significa che l‘attrito da essa generato è in grado di causare l’evaporazione o l’esplosione degli oggetti che minacciano la Terra cadendo in direzione della stessa. Eppure, nel passato, sono stati moltissimi gli episodi di schianti ed impatti avvenuti sulla Terra.
Questo perché miliardi di anni fa erano presenti molti più oggetti nell’atmosfera presentanti una massa che permettesse loro di raggiungere la superficie del nostro pianeta durante una collisione.
L’impronta visibile dell’avvenimento di simili episodi sulla Terra sono i crateri meteoritici, che rappresentano una vera rarità; proprio per questo la comunità geologica mondiale inquadra negli stessi un vero e proprio tesoro, in grado di raccontare la storia e l’evoluzione della geologia terrestre.
Una scoperta senza precedenti
Nel territorio dell’Australia nord-occidentale, più precisamente nelle vicinanze della località di Marble Bar, esiste un cratere recentemente individuato come più antico conseguente ad uno schianto meteorico presente sulla Terra. Caratterizzato da una larghezza di 60 miglia, poco meno di 90 km, al momento della sua origine, gli scienziati indicano che l’impatto del meteorite a seguito del quale il cratere abbia avuto origine sia stato in grado di produrre detriti capaci di raggiungere addirittura il territorio dell’odierno Sudafrica.
Il sito di Pilbara, dove il cratere è localizzato, sembrerebbe risalire ad addirittura un miliardo di anni prima rispetto al cratere Yarrabubba, sito sempre in Australia, che precedentemente deteneva la “palma” di più antico di origine meteorica esistente al mondo. Recandosi presso il “Cratere del Polo Nord” (così Pilbara è stato denominato) è ancora possibile osservare una sorta di squarcio dalla lunghezza di 35 km, ma l’aspetto maggiormente peculiare dell’area non è più il cratere in se, quanto più il fatto che il terreno abbia subito un sollevamento e non il tradizionale abbassamento.

La datazione e le ulteriori scoperte
Il geologo e coautore dello studio Tim Johnson, che si è concentrato su Pilbara, ha spiegato il motivo, esplicando come al momento della formazione di un cratere dalle dimensioni molto ampie, la parte centrale dello stesso tende a spingere verso la superficie; in questo modo ha origine una struttura che somiglia ad una cupola, rialzata rispetto al suolo circostante. Grazie al geologo e al suo team è stato possibile ottenere significative informazioni anche inerenti alla datazione dello stesso; l’ipotesi avanzata è che circa 3,6 miliardi di anni fa nel sito si sia verificato un impatto meteoritico dall’impatto realmente significativo. La zona, da loro denominata “cratone di Pilbara“, è stata oggetto di numerosi approfondimenti che hanno condotto alla datazione proprio l’eone Archeano, compreso tra i 4 e i 2,5 miliardi di anni fa. Ed è proprio per questo che il cratere rappresenta una delle scoperte più significative compiute dai geologi, proprio per via della sua rarità.
Nel corso dei rilevamenti del caso, gli esperti sono venuti in contatto con delle peculiari strutture presentanti una forma proprio simile a quella di un cono, rivolte verso l’alto. Ciò ha suggerito agli studiosi di proseguire sull’ipotesi precedentemente formulata, in quanto dietro alla loro formazione aleggia la possibilità che la stessa sia correlata all’impatto monstre di un meteorite. A seguito di una ricerca condotta dal Geological Survey of Western Australia è stato possibile scoprire che i coni risalirebbero a circa 3,47 miliardi di anni fa.