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Elon Musk, un nuovo fallimento | Le sue mire espansionistiche nell’Universo si sono dissolte in una esplosione galattica

Elon Musk (Fox News - X screenshot)

Elon Musk (Fox News - X screenshot) - www.aerospacecue.it

Le grandi ambizioni spaziali di Elon Musk si infrangono in un nuovo disastro ad alta quota: un fallimento con delle conseguenze.

L’esplorazione spaziale è sempre stata una delle sfide più ardue e affascinanti per l’uomo. Da decenni, governi e aziende private cercano di spingersi oltre i confini del nostro pianeta, immaginando un futuro in cui l’umanità non sarà più legata solo alla Terra. Tra i nomi più in vista in questa corsa al cosmo, ce n’è uno che emerge su tutti: Elon Musk.

Da anni, Musk ripete la stessa idea quasi come un mantra: l’uomo deve colonizzare Marte. Non è solo un sogno o un’idea romantica da fantascienza, ma una necessità concreta per garantire la sopravvivenza della nostra specie, almeno secondo lui. E per rendere possibile questo progetto folle, ha creato Starship, la nave spaziale che dovrebbe rivoluzionare il modo in cui viaggiamo oltre l’orbita terrestre.

Peccato che tra teoria e pratica ci sia di mezzo un abisso. Starship, che dovrebbe essere il cuore pulsante di questa espansione interplanetaria, ha incontrato problemi su problemi. Difficoltà tecniche, imprevisti durante i test, burocrazia e controlli sempre più severi da parte delle autorità aerospaziali. Persino la NASA, che conta di usare Starship per il suo programma lunare Artemis, inizia a guardare con un certo scetticismo ai ritardi e agli incidenti.

E poi c’è la realtà, che non si piega ai sogni, neanche a quelli di un miliardario con risorse infinite. Perché puoi avere tutte le visioni del mondo, ma se i tuoi razzi continuano ad esplodere, la strada verso Marte sembra più lontana che mai.

Il test che è finito in fumo

Nel pomeriggio del 6 marzo (in Italia era già notte fonda), il cielo sopra la Florida si è illuminato per un motivo che Musk avrebbe volentieri evitato. Il razzo Starship di SpaceX, dopo un decollo promettente, è esploso dopo pochi minuti, esattamente come era già successo a gennaio.

Il lancio era partito dalla base di Boca Chica, in Texas, con il gigantesco Super Heavy—un mostro alto 70 metri con ben 33 motori—che aveva spinto Starship fino a 64 km di altitudine. Sembrava tutto sotto controllo, poi il disastro: quattro motori si sono spenti, l’astronave ha iniziato a girare su se stessa e, nel giro di pochi istanti, è stata ridotta a una palla di fuoco. E l’esplosione non è rimasta senza conseguenze.

Starship perde il controllo (Bloomberg Television - youtube screenshot)
Starship perde il controllo (Bloomberg Television – youtube screenshot) – www.aerospacecue.it

E ora che succede?

La Federal Aviation Administration (FAA) ha aperto un’indagine per capire cosa sia andato storto, bloccando temporaneamente altri test. Come se non bastasse, i detriti incandescenti caduti dal cielo hanno costretto alcuni aeroporti, dalla Florida fino alla Pennsylvania, a rivedere i loro piani di volo per motivi di sicurezza.

Ma il vero problema è un altro: questa ennesima batosta mette a rischio il futuro di Starship. Non solo per Marte, che è ancora un sogno lontano, ma anche per il programma lunare Artemis della NASA, che prevede di usare proprio Starship per portare gli astronauti sulla Luna. Dopo due fallimenti così ravvicinati, viene da chiedersi se la NASA potrà davvero fidarsi di questo veicolo o se i ritardi si accumuleranno ancora di più, mettendo tutto in discussione.