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Sistema Solare sotto attacco | Questo sta espellendo materiale e ci sta bombardando: sorpresa senza eguali

I pianeti del sistema solare (Depositphotos foto)

I pianeti del sistema solare (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Un flusso di materiale proveniente dall’esterno potrebbe già aver raggiunto i confini del nostro Sistema Solare.

L’universo è un posto incredibilmente caotico. A prima vista, il Sistema Solare potrebbe sembrare un’oasi di calma, ma in realtà è immerso in un continuo scambio di materia e influenze gravitazionali con l’ambiente circostante. Il confine esterno del nostro sistema, la famosa Nube di Oort, è una sorta di “porta di ingresso” per tutto ciò che proviene dallo spazio profondo.

Gli scienziati sanno da tempo che stelle vicine possono avere un impatto sul nostro Sistema Solare, sia con la loro forza gravitazionale che con il materiale che emettono nello spazio. Non è raro che frammenti di roccia, polvere e persino comete vaghino nel vuoto per milioni di anni prima di incrociare la nostra traiettoria. Tuttavia, la possibilità che una grande quantità di materiale esterno possa effettivamente entrare nel nostro spazio e magari raggiungere la Terra… beh, questa è tutta un’altra storia.

Nel passato, il passaggio ravvicinato di altre stelle potrebbe aver scosso la Nube di Oort, deviando comete e asteroidi verso l’interno del Sistema Solare. Alcuni studiosi ritengono che proprio eventi di questo tipo abbiano portato acqua e composti organici sulla Terra primordiale, contribuendo alla nascita della vita. Ma oggi ci si chiede: e se fosse ancora in corso un fenomeno simile? Se il nostro sistema fosse già sotto l’influenza diretta di un’altra stella?

Grazie a nuove ricerche e simulazioni, stanno emergendo ipotesi che fino a qualche anno fa sarebbero sembrate assurde. Se davvero il Sistema Solare fosse attualmente attraversato da materiale proveniente da un’altra zona della galassia, le implicazioni sarebbero enormi.

Sotto attacco dai “vicini”

Un team di ricercatori della University of Western Ontario, guidato da Paul Wiegert e Cole Gregg, ha pubblicato uno studio su arXiv che ha dell’incredibile: un sistema stellare vicino starebbe espellendo una quantità non trascurabile di materiale interstellare, e parte di questo potrebbe aver già raggiunto la periferia del nostro Sistema Solare.

Secondo le simulazioni, se il tasso di espulsione di detriti fosse simile a quello del nostro Sole, allora nella Nube di Oort potrebbero trovarsi già milioni di particelle con diametro superiore ai 100 metri. E la cosa più sorprendente? Questa quantità potrebbe aumentare di un ordine di grandezza quando si avvicinerà ulteriormente.

Alpha Centauri A e B (NASA Science foto)
Alpha Centauri A e B (NASA Science foto) – www.aerospacecue.it

Possiamo già trovare tracce nel nostro sistema?

Un evento che accadrà tra circa 28.000 anni. Ovviamente, la maggior parte di questo materiale è disperso su distanze enormi, ma esiste una (piccola) possibilità che alcuni frammenti possano già essere individuati. Se davvero pezzi di Alfa Centauri fossero arrivati nel nostro Sistema Solare, dovrebbero avere caratteristiche ben precise: velocità elevate e traiettorie particolari, diverse da quelle di normali asteroidi e comete.

Secondo Wiegert, se un giorno riuscissimo a identificare uno di questi oggetti, sarebbe un evento epocale. Sarebbe come ricevere un campione direttamente da un altro sistema stellare, ma senza dover inviare nessuna sonda. Uno scenario da fantascienza… che potrebbe rivelarsi molto più reale di quanto pensassimo.