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Sulla Luna si stanno compiendo passi da gigante | L’Italia è protagonista assoluta: il ricevitore appena acceso ha captato diversi segnali

Astronauti e Italia

Astronauti sulla Luna e bandiera italiana (Canva/Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Un’eccellenza italiana nel mondo delle esplorazioni lunari. Il ricevitore 100% Made in Italy ha già dimostrato le sue enormi capacità

L’Italia nel corso delle recenti stagioni è stata capace di ritagliarsi un posto sempre più importante per quanto concerne il settore aerospaziale globale. In questo campo, il nostro Paese è rappresentato dall’ASI, l’Agenzia Spaziale Italiana.

La stessa ASI che presenzia tra i membri fondatori dell’ESA, ossia l’Agenzia Spaziale Europea, che congiuntamente alle agenzie spaziali di altre potenze mondiali, quali NASA e Roscosmos, rappresenta l’eccellenza nella ricerca e nelle missioni interspaziali.

L’attività dell’Italia nell’ambito è dimostrata anche dagli utili strumenti che l’ASI è stata capace di sviluppare, a partire dai ricevitori GNSS, che sono in grado di fornire servizi di posizionamento e navigazione globalmente.

La European Union Agency for the Space Programme definisce differenti strumenti di posizionamento, ma quelli che vengono direttamente gestiti dall’Unione Europea, in merito ai quali è necessario anche l’intervento dell’ASI sono i Galileo.

Una data storica

Il ricevitore italiano LuGRE ha operato direttamente dalla Luna. Dopo esser approdato alle ore 7:10 del mattino (ora italiana) del 3 marzo 2025, dopo circa 24 ore dallo sbarco sul suolo lunare del lander Blue Ghost spedito in orbita dalla Firefly Aerospace, il ricevitore nostrano ha captato segnali dal sistema di navigazione terrestre, portando a compimento il primo tassello della missione in cui lo stesso si trova correntemente impiegato. Il progetto congiunto, portato avanti dall’Agenzia Spaziale Italiana e dalla NASA è stato sviluppato dall’azienda Qascom, con sede in Veneto, grazie al supporto fornito dagli scienziati del Politecnico di Torino.

Lunar GNSS Receiver Experiment – è questo che vuol dire la sigla LuGRE – rappresenta le importanti capacità del settore spaziale nostrano, definito dal presidente dell’ASI Teodoro Valente un settore “evoluto e maturo, di elevato profilo mondiale”. I dati che il ricevitore LuGRE sarà in grado di captare si riveleranno di fondamentale importanza per gli approfondimenti che verranno condotti in futuro dall’intera comunità scientifica.

LuGRE
Ricevitore LuGRE sulla Luna (ASI foto) – www.aerospacecue.it

Gli ambiziosi obiettivi per il futuro

Dopo aver provveduto alle verifiche del caso, LuGRE è stato finalmente attivato, captando il primo segnale GPS G25 sulle frequenze L1 e L5, alle ore 7:48 del mattino. Con il suo impiego, il ricevitore si è fregiato di una serie di primati nell’ambito aerospaziale, che elevano la missione ad una delle iniziative maggiormente significative nel mondo delle esplorazioni lunari. LuGRE si è infatti distinto per essere il primo ricevitore GNSS a operare oltre l’orbita bassa, nonché primo strumento nostrano attivo sulla Luna. Con lo stesso è stato possibile dimostrare l’utilizzo combinato dei segnali GPS e Galileo, mai prima d’ora ricevuti ad una simile distanza dalla Terra.

Pensate che il segnale è stato acquisito addirittura a circa 410.000 chilometri di distanza. Nel corso dei prossimi 11 giorni LuGRE proseguirà ininterrottamente le sue operazioni sulla Luna, in modo da fornire il maggior numero possibile di informazioni e dati a disposizione della comunità aerospaziale, potenzialmente fondamentali anche per le future navigazioni nel cosmo. In particolare, si auspica la possibilità che grazie ai dati raccolti nell’ambito della missione si riesca ad elaborare sistemi lunari e cis-lunari da impiegare per il raggiungimento degli obiettivi a lungo termine. A riportare la notizia è il portale ufficiale dell’ASI, l’Agenzia Spaziale Italiana.