Terra, tiene chiusa in trappola qualcosa da miliardi di anni | Lo hanno scoperto in Giappone: sono i residui di gas della sua formazione

Terra e nucleo (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it
In Giappone hanno scoperto qualcosa che nasconde la Terra. È rimasto nascosto e ignoto per miliardi di anni.
l nucleo della Terra rappresenta una delle componenti fondamentali del nostro pianeta ed è essenziale per il mantenimento della vita sulla sua superficie. Situato al centro della Terra, è costituito principalmente da ferro e nichel e si divide in due parti distinte, il nucleo esterno e il nucleo interno.
La sua composizione, il suo movimento e il calore che sprigiona hanno un ruolo cruciale nel funzionamento del pianeta e nell’equilibrio del suo campo magnetico. Il nucleo della Terra è suddiviso in due parti principali: il nucleo esterno, che è allo stato liquido, e il nucleo interno, che è solido.
Il nucleo esterno si estende da circa 2.900 km fino a 5.100 km di profondità ed è composto da ferro fuso con tracce di altri elementi leggeri come zolfo e ossigeno. Il nucleo interno, invece, è una sfera solida con un raggio di circa 1.220 km e si trova a una temperatura che può raggiungere i 5.500 gradi Celsius, rendendolo uno degli ambienti più caldi del pianeta.
A causa delle enormi pressioni e temperature, nessuna sonda o strumento umano è mai riuscito a raggiungere il nucleo per osservarlo direttamente. Gli scienziati si affidano principalmente agli studi sulle onde sismiche e alle simulazioni per comprenderne la struttura e la composizione.
Il ruolo del nucleo nella dinamica terrestre
Il nucleo della Terra ha un’influenza fondamentale su diversi fenomeni geofisici. Il nucleo esterno, essendo composto da materiale liquido in movimento, è responsabile della generazione del campo magnetico terrestre attraverso il cosiddetto effetto dinamo. Questo campo magnetico protegge la Terra dalle particelle cariche provenienti dal Sole, creando una sorta di scudo naturale chiamato magnetosfera.
Inoltre, il calore generato dal nucleo contribuisce alla convezione del mantello terrestre, un processo che alimenta il movimento delle placche tettoniche e l’attività vulcanica. Senza questo calore interno, il nostro pianeta sarebbe geologicamente inattivo e privo di molte delle caratteristiche che permettono la vita.

Una nuova scoperta
Un team di ricerca giapponese guidato dal fisico Haruki Takezawa ha scoperto che nel nucleo terrestre potrebbero esserci grandi quantità di elio-3 primordiale, un isotopo formatosi subito dopo il Big Bang. Questo gas, che ogni anno fuoriesce in piccole quantità dalle dorsali medio-oceaniche, sarebbe stato intrappolato nel nucleo terrestre grazie alla capacità del ferro di legarsi all’elio alle altissime pressioni e temperature presenti in quelle profondità.
La scoperta suggerisce che la Terra potrebbe essersi formata molto più rapidamente dei 100 milioni di anni finora ipotizzati, poiché l’elio-3 sarebbe rimasto disponibile solo per pochi milioni di anni nella nebulosa solare. Se confermata, questa teoria potrebbe riscrivere la nostra comprensione dell’origine del pianeta.