“Non riusciamo a classificare questo corpo celeste” | È molto più grande di Giove: Pianeta orfano o stella?

Giove e JWST (Canva/NASA) - www.aerospacecue.it
Gli studiosi hanno scovato un corpo celeste dalle caratteristiche uniche, che ne hanno complicato la classificazione
Per distinguere la moltitudine di corpi celesti che sorgono all’attenzione dei ricercatori nel corso delle missioni di esplorazione, sono state definite delle specifiche categorie di classificazione.
La principale distinzione riguarda i corpi solari ed extrasolari; la prima categoria, come suggerisce il nome stesso, include tutto ciò che appartiene al Sistema Solare, includendo stelle, asteroidi, comete, oltre ovviamente ai pianeti e ai rispettivi satelliti.
Per quanto concerne i corpi extrasolari, invece, rientrano in questa macrocategoria tutti gli oggetti che non si trovano all’interno del Sistema Solare, bensì sparsi nelle profondità della Via Lattea e dell’Universo intero.
All’interno di questa voce di classificazione è possibile distinguere tre categorie ulteriori: gli oggetti semplici, gli oggetti composti e gli oggetti esteri.
Cosa è stato individuato?
L’impiego del Telescopio Spaziale James Webb ha permesso di approfondire la natura di un peculiare corpo celeste, noto come SIMP0136. Ad affascinare più di ogni altro aspetto gli scienziati a lavoro sono state sicuramente la composizione chimica del corpo e la sua variabilità atmosferica. SIMP0136, che viene descritto come pianeta orfano, contiene un’abbondante presenza di anidride carbonica, metano e vapore acqueo, elementi estremamente interessanti, ma ancora insufficienti a definire con certezza la sua natura. Presenta, infatti, una massa 13 volte circa quella di Giove, potendo essere considerato un oggetto di massa planetaria, ma figura al limite massimo per figurare tra i pianeti giganti gassosi.
Ma a differenza degli stessi, che sono soliti compiere la propria orbita attorno alle stelle, SIMP0136 risulta essere isolato rispetto alla sua stella madre, lasciando agli specialisti la possibilità di percorrere due ipotesi: o si tratta di un pianeta che, presumibilmente a seguito di interazioni gravitazionali, è stato espulso dal suo Sistema di appartenenza, oppure stiamo parlando di una nana bruna. I rilevamenti che riguardano il periodo della formazione di SIMP0136 hanno indicato che la stessa risalirebbe a circa 200 milioni di anni fa, esattamente come il gruppo di stelle chiamato Associazione di AB Doradus, a cui appartiene.

Gli aspetti singolari del corpo
La recente nascita lascia ipotizzare che il corpo possa presentare caratteristiche ancora in evoluzione: questo aspetto, assieme all’atmosfera dinamica che SIMP0136 ha dimostrato di possedere, è immediatamente stato inquadrato dagli studiosi come uno dei più interessanti emersi a seguito dei rilevamenti condotti con il JWST. Le osservazioni hanno permesso di focalizzare l’attenzione sulle rotazioni complete effettuate dall’oggetto e i dati raccolti, che già precedentemente avevano inquadrato variazioni di luminosità, hanno dimostrato come a seguito dell’evento si verifichino fenomeni atmosferici estremamente variabili, contraddistinti da nuvole capaci di mutare continuamente nel tempo
L’ipotesi è che la variabilità atmosferica possa essere attribuita alle costanti modifiche che la temperatura e la composizione chimica delle nuvole subiscono. Si è passati, in seguito, all’analisi spettrale del corpo, che ha portato all’individuazione di presenza di vapore acqueo, metano e anidride carbonica. In questo senso, è innegabile affermare che SIMP0136 rappresenti un fondamentale elemento a favore degli studiosi per procedere con ulteriori approfondimenti riguardanti l’origine degli oggetti di massa planetaria isolati. Lo studio è stato pubblicato sul The Astrophysical Journal Letters.