Blue Ghost è sulla Luna!

Lander Blue Ghost (Firefly Aerospace foto) - www.aerospacecue.it
Blue Ghost è atterrato con successo sulla Luna, segnando un nuovo traguardo per Firefly Aerospace e la NASA.
L’esplorazione spaziale è sempre stata una sfida incredibile, un mix di tecnologia avanzata e pura ambizione. Ogni missione porta con sé un pezzo di futuro, spingendo i confini di ciò che è possibile. Negli ultimi anni, grazie anche alla collaborazione tra agenzie spaziali e aziende private, il sogno di una presenza stabile oltre la Terra sembra sempre più vicino. L’idea non è più solo quella di arrivare, ma di rimanere.
La Luna è tornata sotto i riflettori della ricerca scientifica. La sua superficie nasconde risorse e indizi fondamentali per capire meglio il passato del nostro sistema solare, e non solo. Testare nuove tecnologie in questo ambiente così estremo è essenziale per le future missioni umane, sia verso la Luna stessa che verso obiettivi ancora più lontani, come Marte. Ogni allunaggio è un passo avanti, un’occasione per sperimentare e raccogliere dati che potranno fare la differenza.
Per accelerare questo processo, la NASA ha lanciato programmi che coinvolgono aziende private nello sviluppo di lander capaci di trasportare strumenti scientifici e testare nuove tecnologie. Uno di questi programmi è il CLPS (Commercial Lunar Payload Services), che permette a più aziende di partecipare attivamente all’esplorazione lunare. In questo modo, la ricerca va più veloce, i costi si abbassano e le opportunità si moltiplicano.
Grazie a questo modello, sempre più missioni stanno arrivando sulla Luna con carichi scientifici di grande valore. Questi lander robotici non sono solo strumenti di ricerca, ma veri e propri precursori delle future esplorazioni umane. Ogni esperimento, ogni dato raccolto, contribuisce a rendere più sicuri e affidabili i prossimi passi dell’uomo nello spazio.
Blue Ghost mission 1: il successo dell’allunaggio
E ora il lander Blue Ghost Mission 1 è atterrato sulla Luna! Il veicolo, sviluppato da Firefly Aerospace, ha toccato il suolo lunare alle 3:34 a.m. EST di domenica 3 marzo, atterrando nei pressi di Mons Latreille, una formazione vulcanica situata nel Mare Crisium, un’enorme distesa di oltre 480 chilometri di diametro, nella parte nord-est della faccia visibile della Luna. L’allunaggio è stato un successo, e il lander si trova in posizione stabile e verticale, pronto per iniziare la sua missione.
A bordo ci sono dieci strumenti scientifici della NASA, progettati per svolgere esperimenti e test tecnologici per circa 14 giorni terrestri. Si tratta di una missione storica per Firefly Aerospace, che porta a termine la sua prima consegna CLPS e segna il suo primo allunaggio in assoluto. Un bel risultato, che si inserisce nel più ampio programma Artemis della NASA.

Strumenti e obiettivi della missione
Dopo essere decollato il 15 gennaio dal Kennedy Space Center in Florida, Blue Ghost ha percorso oltre 2,8 milioni di miglia prima di arrivare a destinazione. Durante il tragitto ha raccolto e trasmesso più di 27 GB di dati, contribuendo a esperimenti scientifici di alto livello. Uno dei risultati più interessanti è stato il tracciamento del segnale GNSS (Global Navigation Satellite System) a una distanza record di 396.000 km, grazie al payload Lunar GNSS Receiver Experiment. Questo dimostra che la navigazione satellitare terrestre può funzionare anche sulla Luna.
Ora che è sulla superficie lunare, il lander metterà alla prova strumenti che serviranno a studiare la perforazione del sottosuolo lunare, la raccolta di campioni di regolite, l’uso della navigazione satellitare nello spazio profondo e le strategie per ridurre l’impatto della polvere lunare sui sistemi elettronici. Oltre a questi test, i dati raccolti aiuteranno a comprendere meglio gli effetti delle radiazioni spaziali e di altri fattori cosmici sulla Terra e sulle future missioni umane. Prima della fine della missione, il team tenterà di catturare immagini del tramonto lunare e di studiare il comportamento della polvere lunare quando viene colpita dalla luce solare. Questo fenomeno fu osservato per la prima volta durante Apollo 17 e rimane uno degli aspetti più misteriosi dell’ambiente lunare. Blue Ghost è appena arrivato, ma ha già iniziato a fare la storia.