Segnate la data in rosso sul calendario | Pasqua sarà straordinaria: saremo per la prima volta a tu per tu con un asteroide enorme

Illustrazione di un asteroide vicino alla Terra (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it
Un incontro spaziale senza precedenti: l’asteroide che svelerà nuovi segreti sulla storia del sistema solare.
Là fuori, tra Marte e Giove, c’è una specie di autostrada cosmica popolata da un’infinità di rocce spaziali: gli asteroidi. Questi oggetti, antichissimi e misteriosi, sono ciò che resta della formazione del sistema solare e custodiscono informazioni preziose sul passato del nostro angolo di universo. Studiare da vicino uno di loro significa, in un certo senso, viaggiare indietro nel tempo, fino alle origini della Terra.
Negli ultimi anni le missioni spaziali hanno fatto passi da gigante e, con strumenti sempre più avanzati, sono riuscite a esplorare mondi che prima erano solo puntini indistinti nei nostri telescopi. Abbiamo visto asteroidi con forme strane, altri con lune inaspettate, alcuni addirittura circondati da getti di detriti. Ogni nuova osservazione porta con sé sorprese incredibili, dimostrando che lo spazio è pieno di cose che ancora non comprendiamo del tutto.
E poi, diciamocelo, c’è sempre un certo fascino nel sapere che ci si avvicina a un asteroide mai visto prima. È un po’ come sbirciare in un cassetto chiuso da miliardi di anni e scoprire cosa c’è dentro. Le immagini e i dati che arrivano a Terra possono cambiare il nostro modo di vedere questi oggetti spaziali, trasformando teorie in certezze o sollevando nuove domande.
Quindi, ogni volta che una sonda si prepara a un nuovo incontro con un asteroide, l’attesa è grande. Cosa ci mostrerà stavolta? Quali dettagli emergeranno? E, soprattutto, potremmo scoprire qualcosa che non ci aspettiamo affatto?
Una data da ricordare: incontro ravvicinato con un asteroide
Ecco perché vale la pena segnarsi questa data sul calendario: il 20 aprile, la sonda Lucy della NASA si avvicinerà all’asteroide 52246 Donaldjohanson, un corpo spaziale che si trova nella fascia principale tra Marte e Giove.
Al momento, Lucy è ancora piuttosto lontana, circa 70 milioni di chilometri, ma sta già seguendo la traiettoria del suo obiettivo. Il giorno del passaggio, la sonda arriverà a soli 960 chilometri di distanza e scatterà una serie di immagini ad alta risoluzione con la sua fotocamera L’LORRI. Un’occasione unica per dare un’occhiata ravvicinata a questa roccia spaziale e capire meglio com’è fatta.

Un legame tra lo spazio e la storia dell’umanità
Il nome dell’asteroide potrebbe suonare familiare a qualcuno. Donald Johanson è infatti il paleontologo che, nel 1974, scoprì il celebre fossile di australopiteco chiamato Lucy. E qui arriva la connessione affascinante: proprio come quel fossile ha aiutato gli scienziati a capire le origini dell’umanità, la missione Lucy cerca di svelare le origini del sistema solare, esplorando corpi celesti rimasti praticamente immutati per miliardi di anni.
Dopo aver salutato Donaldjohanson, la sonda continuerà il suo incredibile viaggio, con destinazione gli asteroidi troiani di Giove, previsti nel suo percorso per i prossimi anni. Ma intanto, occhi puntati sul 20 aprile: chissà quali sorprese ci riserverà questo incontro spaziale!