Carburanti, il loro futuro è segnato | Altro che motore elettrico: quello più conveniente è solo questo

Il carburante del futuro (Canva/Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it
Cosa aspettarsi per il futuro dell’alimentazione delle autovetture? La decarbonizzazione potrebbe concretizzarsi non solo grazie al ruolo dell’elettrico
La decarbonizzazione prevede letteralmente la progressiva messa da parte, sino alla definitiva eliminazione, dell’impiego del carbonio come fonte d’alimentazione per i veicoli, che si erge come uno dei principali obiettivi da perseguire nell’ambito della transizione energetica.
Lo sfruttamento delle fonti di carbone, o fonti fossili, quali gas e petrolio, comporta infatti l’emissione nell’ambiente di un quantitativo annuale incalcolabile di CO2, che oltre a produrre danni diretti e a breve termine sull’ambiente, comporta un progressivo aumento delle temperature globali e non solo.
I tasselli posti per andare incontro ad un futuro più sostenibile si fondano in modo determinante sulla necessità di produrre un maggior quantitativo di energia pulita, mediante l’impiego di fonti rinnovabili e “green”, in modo da scavalcare sul mercato l’importanza detenuta dai fossili nel corso dei passati decenni.
Per avvicinarsi passo dopo passo a tale obiettivo, si è assistito ad un movimento chiaro e netto verso l’impiego delle autovetture elettriche, oltre che tutti gli altri mezzi di trasporto, per la circolazione quotidiana, che pur rappresentando un segnale positivamente determinante verso il raggiungimento dell’obiettivo, non si è rivelato totalmente esente da criticità.
I risultati dell’elettrico
Tra i problemi a causa dei quali l’elettrico sta ancora facendo fatica ad imporsi sul mercato delle automobili su scala mondiale c’è la sua autonomia, a detta di molti insufficiente a sostenere viaggi anche soltanto di media durata. Una ricarica completa consente di assicurare un numero di chilometri non estremamente elevato e, in realtà, un’ulteriore critica mossa nei confronti dell’elettrico riguarda i lunghissimi tempi necessari a completare il ciclo di ricarica sino al 100%.
E’ principalmente per questo che le vendite dell’elettrico non hanno subito la decisiva impennata che inizialmente si era auspicata, registrando, anzi, dei leggeri cali rispetto alle più che rosee aspettative iniziali. Al contempo, l’attività delle aziende per quanto concerne la sperimentazione e la ricerca di nuovi carburanti sostenibili ed efficienti prosegue con risultati decisamente interessanti. L’attenzione è stata, in particolar modo, posta sui biocarburanti sintetici, che consentirebbero comunque un significativo ribasso delle emissioni di CO2 e gas serra nell’atmosfera.

Un’ulteriore opzione
In particolare, si parla sempre più frequentemente di una mobilità futura che si fondi sull’utilizzo dell’idrogeno, alternativa profondamente benefica sotto numerosi punti di vista, ma sicuramente non per quanto concerne il costo. La produzione impiegherebbe riserve di denaro davvero importanti, dunque la principale mossa verso l’idrogeno riguarda proprio il tentativo di contenere le spese dilapidanti, considerando che allo stato attuale bisognerebbe impegnare 13 Euro per ogni kg di idrogeno prodotto.
Esiste, inoltre, un evento dedicato noto come International Hydrogen & Fuel Cell Expo, che si tiene a Tokyo, a cui aderiscono differenti case automobilistiche affiliate al medesimo progetto, tra le quali spiccano Honda, BMW e Toyota. Parliamo di un obiettivo da raggiungere sul lungo periodo, precisamente entro il 2030, e si stima che la potenza raggiungibile mediante l’impiego d’idrogeno possa attestarsi sui 150 kW.