Home » Marte, il Pianeta Rosso sorprende ancora | Qui, oltre le terme, c’erano anche le spiagge: gli alieni ci andavano in vacanza?

Marte, il Pianeta Rosso sorprende ancora | Qui, oltre le terme, c’erano anche le spiagge: gli alieni ci andavano in vacanza?

La superficie di Marte (NASA)

La superficie di Marte (NASA foto) - www.aerospacecue.it

Marte non smette di stupirci. Osa sappiamo che, con molta probabilità, esistevano spiagge simili alle nostre.

Milioni di anni fa, Marte era molto diverso da come lo vediamo oggi. Gli scienziati pensano che fosse un pianeta caldo e umido, con fiumi, laghi e forse perfino un oceano.

Poi qualcosa è cambiato. Marte ha perso gran parte della sua atmosfera, forse a causa del vento solare, visto che non ha un campo magnetico forte come la Terra. 

Oggi restano solo tracce di quel passato. I rover hanno trovato letti di antichi fiumi, minerali che si formano in presenza d’acqua e persino ghiaccio nascosto sotto la superficie. 

E la grande domanda è: c’era vita? Nessuno lo sa ancora, ma le missioni spaziali continuano a cercare segni di antichi microbi. Se un giorno troveremo la risposta, potrebbe cambiare tutto ciò che sappiamo sull’universo e sulla vita stessa.

Spiagge su Marte?

Immagina di fare una passeggiata su una spiaggia… su Marte. Sembra assurdo, vero? Eppure, secondo gli ultimi dati raccolti dal rover cinese Zhurong, il Pianeta Rosso un tempo aveva coste sabbiose, modellate dal movimento delle onde di un antico oceano. La cosa incredibile è che tutto questo non sarebbe durato poco: si parla di un oceano esistito miliardi di anni fa e rimasto lì per un lungo periodo.

Le tracce di queste antiche spiagge non sono visibili a occhio nudo, ma si trovano a circa 10 metri sotto la superficie marziana. A individuarle è stato il radar di Zhurong, in grado di “guardare” nel sottosuolo fino a 80 metri di profondità. Un po’ come quei dispositivi usati sulla Terra per trovare tubature nascoste o persino tombe antiche. 

Suolo di Marte (Pixabay foto)
Illustrazione del suolo lunare (Pixabay foto) – www.aerospacecue.it

Cosa potremmo scoprire?

Le immagini catturate dal rover mostrano chiaramente la presenza di sedimenti disposti in modo molto simile a quelli che si accumulano lungo le coste terrestri. Forme, inclinazioni e disposizione dei materiali ricordano esattamente ciò che accade quando le onde del mare modellano la sabbia. Anche le dimensioni delle particelle corrispondono a quelle delle spiagge terrestri. Insomma, se non fosse Marte, si potrebbe quasi pensare di essere davanti a un litorale preistorico.

Secondo il ricercatore Michael Manga e il suo team, tutto questo suggerisce che l’oceano marziano non sia stato una comparsa fugace, ma una presenza stabile per un tempo abbastanza lungo da formare vere e proprie spiagge. Insomma, le prove ci sono, e la possibilità che Marte sia stato un mondo molto più simile alla Terra di quanto pensassimo si fa sempre più concreta, e di conseguenza non è fantascientifico pensare che, queste spiagge, abbiano ospitato degli organismi.