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Archeologi scioccati per la scoperta appena fatta | Questo manufatto non è di mano umana: alieni già durante l’età del Bronzo

Archeologi scavano

Un tesoro alieno (Canva/Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Reperti archeologici di entità aliena? Il loro materiale proviene direttamente dallo spazio profondo e rappresenta un esempio rarissimo nel mondo

Il lavoro degli archeologi ha permesso di riportare alla luce preziose manifestazioni che si sono rivelate fondamentali per capire il passato storico della civiltà umana, comprendendo informazioni sempre più dettagliate sul modo di vivere delle antiche popolazioni.

Da esempi di architettura a manufatti quali armi e gioielli, ciascun ritrovamento rappresenta un piccolo tassello posto sull’enorme quadro del genere umano e della sua evoluzione nel corso di migliaia di anni.

Uno degli esempi più importanti in questo senso è sicuramente il ritrovamento della Tomba di Tutankhamon, datata 1922 per mano dell’archeologo inglese Howard Carter. Per via della sua preservazione pressoché intatta figura come una tra le più sensazionali scoperte mai avvenute.

E come non citare il Codice di Hammurabi, una stele di basalto nera sulla quale sono incise quelle che in molti definiscono le prime leggi della storia, mediante le quali il sovrano babilonese fu il primo a riconoscere un diritto alla sua popolazione.

Un manufatto di materiale alieno?

In Polonia, nello specifico all’interno di tombe site a Częstochowa-Raków e nella vicina Częstochowa-Mirów, sepolture presumibilmente risalenti alla prima età del Ferro, si è assistito al rinvenimento di quattro gioielli, databili tra il 750 e il 600 a.C. Per scoprirne di più sul materiale di realizzazione dei gioielli, gli archeologi si sono serviti di strumenti a raggi X, nonché della microscopica elettronica, che hanno permesso di sottolineare un’importante presenza di nichel all’interno del ferro: questo elemento specifico ha condotto gli studiosi ad ipotizzare che i gioielli siano stati manufatti utilizzando un meteorite atassite.

Stiamo parlando di una forma di meteorite ferroso estremamente rara, che presumibilmente all’epoca della realizzazione della realizzazione dei gioielli non figurava nemmeno tra gli esempi più preziosi. Sui risultati evidenziati dagli approfondimenti è intervenuto il professore dell’Università della Sorbona, nonché coautore dello studio, Albert Jambon, gettando luce sulla possibilità che il rinvenimento non sia stato del tutto casuale.

Tombe
Le tombe rinvenute in Polonia (Istituto del Patrimonio Nazionale Polacco foto) – www.aerospacecue.it

Un rinvenimento eccezionale

L’ipotesi è che vi sia verificata una cadute di meteore osservate, i cui pezzi risultano presentare dimensioni estremamente espanse, non rendendosi sempre agevoli da separare o lavorare. Lo studio ha permesso di comprendere come le popolazioni che nel corso dell’età del Ferro abitavano l’odierna Polonia fossero, in realtà, in possesso di tecniche e capacità decisamente più avanzate di quanto previsto, in merito alle modalità di lavorazione del ferro. I decori a bande presenti sul metallo hanno, inoltre, fatto pensare che gli archeologi siano realmente entrati in possesso di alcuni tra i più antichi utensili in ferro decorato del globo intero.

Il Museo di Częstochowa ospita l’intera collezione, che si compone di 26 reperti e comprende al suo interno coltelli, bracciali, cavigliere e punte di lancia, rinvenuti nel corso degli anni ’60 e sui quali l’interesse degli esperti si è sempre mantenuto costante. Ad affiancare Jambon nel suo studio c’è stato anche il dottor Karol Dzięgielewski dell’Università Jagellonica; entrambi convergono sulla medesima posizione, ovverosia che l’insieme di reperti figura come una delle più significative collezioni realizzate in ferro meteoritico mai emerse all’attenzione degli specialisti.