“MATERIALE ALIENO” appena ritrovato | Lo hanno nascosto per 4000 anni: rivela l’esistenza di civiltà extraterrestri

Il tesoro degli alieni? (Storyblocks foto) - www.aerospacecue.it
Dopo 4000 anni è stato possibile riportare alla luce un tesoro in grado di fornirci informazioni sino ad ora sconosciute
Numerose volte gli scienziati e non solo si sono interrogati sulla possibilità che altre forme di vita, comunemente definite come extraterrestri, popolano i meandri dell’Universo, magari osservandoci da lontano.
Sebbene non sia possibile stabilire quando questa ipotesi è cominciata a balenare nella testa dell’essere umano, ma l’idea di entrare in contatto con società aliene è divenuto argomento centrale delle missioni e delle spedizioni aerospaziali ed astronomiche concentratesi nelle ultime stagioni.
Un tentativo di risposta a questa delicata domanda è stato fornito da un gruppo di astronomi ricercatori della UC Santa Cruz, in California, che ha definito la presenza di circa 300 milioni di mondi soltanto nella Via Lattea presentanti caratteristiche simili a quelle della Terra.
Traducendolo in parole povere, ciò vuol dire che esiste effettivamente la possibilità che questi milioni di corpi siano in grado di ospitare forme di vita “extraterrestri”, in quanto possiedono caratteristiche che li rendono abitabili.
La scoperta di un tesoro
Salvador Rovira-Llorens, direttore del Museo Archeologico Nazionale in Spagna, ha condotto ad una scoperta sensazionale. Il rinvenimento potrebbe far parte del Tesoro di Villena, gruppo di reperti la maggior parte dei quali realizzati in oro scoperti nel 1963 nei pressi di Alicante, proprio nella Penisola Iberica, che da oltre sessant’anni rappresenta una delle principali ricchezze archeologiche nell’ambito dell’oreficeria in tutto il territorio europeo. I nuovi rilevi hanno portato alla luce un braccialetto ed una semisfera presentante decorazioni in oro, che sarebbero stati forgiati con ferro proveniente direttamente da meteoriti spaziali e non con il tradizionale metallo.
Ma riuscire a comprendere la precisa datazione degli utensili è stata ostica, in quanto entrambi presentavano caratteristiche ferrose; stando a questo elemento, è possibile stabilire che gli stessi risalgano ad un periodo successivo all’850 a.C., ma l’introduzione dell’oro è, invece, precedente, tra il 1500 e il 1200 a.C. La notizia è stata diffusa proprio a partire da Rovira-Llorens all’interno di un articolo datato 2024, in cui viene sottolineato come, in realtà, le tecniche di forgiatura conosciute nel passato fossero molto più avanzate delle ipotesi.

La datazione
Il team di ricerca si è occupato di prelevare i campioni dai manufatti per sottoporli alla spettrometria di massa, al fine di determinare la composizione degli oggetti, che sono risultati essere molto corrosi, ma in merito ai quali è stato comunque possibile stabilire la natura meteoritica del ferro. La principale differenza rispetto a quello proveniente dal suolo terrestre è il maggiorato quantitativo di nichel, che ha condotto gli esperti ad una scoperta sensazionale.
Da ciò è stato possibile apprendere la datazione, compresa in un lasso temporale compreso tra il 1400 e il 1200 a.C. Nell’articolo pubblicato che svela alla comunità tale scoperta sottolinea come i due utensili rinvenuti rappresenterebbero il primo esempio di oggetti forgiati con ferro meteoritico mai rinvenuti nell’intera Penisola Iberica. La certezza assoluta non può essere espressa, proprio a causa dell’alto grado di corrosione che i manufatti presentano, ma sono gli esperti stessi a definire la possibilità di tecniche in grado di definire una serie di dati maggiormente dettagliati in merito.