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Cina, ora sfida la NASA | Ecco il telescopio che manderà in pensione il James Webb: predominio netto nell’Universo

Cina e Stati Uniti

Continua il duello a distanza tra Cina e USA (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

La Cina conferma la piena attività del suo programma astronomico-spaziale. La rivoluzionaria introduzione mette in crisi perfino gli Stati Uniti

Gli ultimi decenni sono stati caratterizzati da uno scontro al vertice, quasi come al tempo della Guerra Fredda, tra i due Stati indubbiamente più influenti del globo intero, a livello politico, militare, economico, aerospaziale e non solo.

Stiamo ovviamente parlando della Cina e degli Stati Uniti d’America, che si sono dati battaglia, pur senza sfiorarsi con un’arma, per cercare di far prevalere il proprio dominio sull’altro, mossi dalla reciproca volontà di attestarsi in cima alla lista delle potenze mondiali del XXI Secolo.

Come accennato, anche l’ambito delle scoperte, dei lanci e delle esplorazioni relative allo spazio e all’astronomia sono state terreno fertile di tensioni a distanza tra le due superpotenze, che osservano le mosse del rispettivo avversario con attenzione, prima di sferrare un colpo altrettanto sorprendente.

Se la Cina implementa un sistema sofisticatissimo senza eguali nella storia, gli Stati Uniti non vogliono certo restare a guardare, e viceversa. Si crea così uno scontro ideologico che si ripercuote positivamente sull’ideazione e sulla produzione di tecnologie sempre più all’avanguardia, spesso a beneficio dell’intera comunità di studiosi.

Una sfida concreta agli Stati Uniti

La CNSA, agenzia spaziale governativa cinese, ha recentemente annunciato di star provvedendo alla costruzione di un nuovo telescopio spaziale di ultima generazione. Secondo le indiscrezioni circolate, il piano della Cina sarebbe quello di mettere a punto un sofisticato sistema in grado di fornire un concreto “rivale” al Telescopio Spaziale NASA James Webb, relativamente alle osservazioni dello spazio profondo e dei meandri inesplorati dell’Universo.

Il nome è già stato deciso; si opterà per CSST, China Space Station Telescope, che sarà dotato, al momento dell’esordio, di una potenza inferiore rispetto all’antagonista americano, possedendo a suo favore, tuttavia, dei vantaggi non da poco. Primo fra tutti, la possibilità di essere riparato e aggiornato completamente, garantendo alla Cina un alleato duraturo e al passo con i tempi anche nel corso delle future stagioni d’osservazione.

Satellite cinese
Il satellite che la Cina ha in programma di ultimare (CIOMP foto) – www.aerospacecue.it

Le caratteristiche e i potenziali vantaggi

Il raggiungimento dello spazio da parte del telescopio spaziale cinese è previsto per il 2026. Tra le caratteristiche che potrà vantare vale la pena sottolineare il campo visivo che risulterà essere circa 300 volte maggiore rispetto al Telescopio Spaziale NASA Hubble, nonostante il prototipo asiatico presenterà misure inferiori. CSST avrà la capacità di osservare lo spazio nello spettro luminoso, infrarosso e ultravioletto, in modo da garantire polifunzionalità, elemento cruciale se parliamo di efficienza e competitività nell’ambito aerospaziale e astronomico.

La nuova introduzione si aggiunge alla già ricca e fruttuosa era dei telescopi rivoluzionari di ultima generazione, che durante gli ultimi anni hanno consentito agli astronomi di mettere a fuoco scoperte e dettagli sino a poco tempo fa nemmeno immaginabili. Il piano della CNSA è già parzialmente delineato. Come riporta Live Science, il nuovo telescopio verrà impiegato nell’osservazione delle supernove, elemento estremamente importante a detta degli esperti, in quanto permettono di effettuare misurazioni sulle oscillazioni acustiche barioniche, vale a dire le ormai poche ed ultime tracce risalenti al periodo primordiale dell’Universo.