Home » Via Lattea, è allarme scontro | Gli scienziati non sanno più che pesci prendere: sta accadendo veramente l’irreparabile

Via Lattea, è allarme scontro | Gli scienziati non sanno più che pesci prendere: sta accadendo veramente l’irreparabile

Via Lattea

Rischio per la Via Lattea (Canva/Pixabay foto) - www.aerospacecue.it

Gli esperti hanno posto la propria attenzione sulla Via Lattea e su ciò che potrebbe nascondere. Quali ipotesi suggeriscono le ricerche effettuate?

La Via Lattea è la galassia a cui appartiene anche il nostro Sistema Solare, costituita da oltre 300 miliardi di stelle, la maggior parte delle quali presentano uno o più pianeti che vi orbitano intorno, esattamente come succede tra la Terra e il Sole.

Tra le varie categorie di galassie esistenti, la Via Lattea rientra nella categoria di forma a spirale barrata, dove è proprio una retta formata da miliardi di corpi luminosi ad attraversare il centro della galassia a cui apparteniamo.

La luce impiega ben 100.000 anni prima di attraversare la Via Lattea nella sua interezza. E’ composta, oltre che da corpi celesti, da quantitativi imponenti di nubi di gas e polveri, che rendono quasi impossibile osservare il suo centro.

Ed è proprio questo uno dei misteri che ha più attirato la curiosità degli studiosi, che si sono gettati alla ricerca di sistemi utili a trarre informazioni dall’ignoto centro galattico, pronunciandosi in differenti ipotesi nel corso degli anni.

Cosa hanno individuato?

Grazie al lavoro dell’astrofisico Jiwon Jesse Han e del suo team di ricerca, presso l’Harvard & Smithsonian Center for Astrophysics, è stato possibile effettuare una scoperta sensazionale. All’interno della Grande Nube di Magellano, che in futuro entrerà in collisione con la Via Lattea, è presente un oggetto praticamente invisibile, contraddistinto da un’enorme massa, pari a circa 600.000 volte quella del Sole.

L’ipotesi è che possa trattarsi di un buco nero, la cui individuazione, tuttavia, appare molto complessa. Per rendersi facili da osservare dovrebbero trovarsi in uno stato di attività, come quando risucchiano la materia ed emettono radiazioni che facilitano il compito agli esperti che devono individuarli. In assenza di determinati elementi, gli scienziati si trovano a dover applicare metodi alternativi, come occupandosi della ricerca di stelle che seguono movimenti poco conformi alle tradizionali leggi della fisica.

Buco nero
Illustrazione di un buco nero supermassiccio (Freepik foto) – www.aerospacecue.it

Un’ipotesi sorprendente

La ricerca è stata inviata al The Astrophyisical Journal ed ha prodotto un risultato davvero incredibile, possibile unicamente studiando con attenzione le orbite presenti nel centro della Via Lattea. Nello specifico, gli esperti hanno posto la propria attenzione sul moto della “stella iperveloce”, caratterizzata da una velocità spaventosa che consentirebbe addirittura a questi corpi di fiondarsi nello spazio intergalattico, fuggendo dalla propria galassia d’appartenenza. Questa manifestazione è scientificamente nota come Meccanismo di Hills, che consiste nel coinvolgimenti di tre corpi in quella che può essere definita danza gravitazionale.

Le stelle, in questo caso, sono state osservate mediante l’impiego del telescopio spaziale Gaia. Ben 21 corpi iperveloci hanno ricevuto l’attenzione costante degli esperti, che ne hanno seguito il moto sino al loro punto di origine. Tra le 16 tracciate con precisione, è stato rivelato che 7 hanno raggiunto il proprio punto d’origine nei pressi del buco nero Sagittarius A*, mentre i restanti 9 sono stati collocati nella Grande Nube di Magellano. Se davvero all’interno di questa porzione della Via Lattea si cela nascosto un buco nero supermassiccio, lo stesso finirà per fondersi con Sgr A* sino ad originare un oggetto dalle dimensioni impressionanti.