Pianeti, sembrano tanti soldati allineati in adunata | Nessuno ha mai saputo spiegarne il motivo: ora è chiaro a tutti ed è impressionante
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Illustrazione artistica del Sistema Solare (Pexels FOTO) - www.aerospacecue.it
Questi pianeti sembrano essere distribuiti in modo non casuale, e la spiegazione a questo fenomeno non è molto semplice.
I pianeti non sono sparsi a caso nello spazio, ma seguono schemi ben precisi. Nel nostro Sistema Solare, ad esempio, si dividono in due gruppi principali: i rocciosi (Mercurio, Venere, Terra e Marte) più vicini al Sole, e i giganti gassosi (Giove, Saturno, Urano e Nettuno) che stanno molto più lontano.
Questa disposizione non è casuale: i pianeti interni si sono formati da materiali più pesanti e resistenti al calore, mentre quelli esterni, oltre la cosiddetta “linea della neve” (o Frost Line), hanno potuto accumulare gas leggeri grazie alle temperature più basse.
Al di fuori del nostro sistema, i pianeti si trovano in sistemi planetari molto diversi tra loro. Alcuni hanno giganti gassosi in orbite strettissime intorno alla loro stella, i cosiddetti “Gioviani caldi”, mentre altri sembrano più simili alla nostra disposizione. La varietà è incredibile.
Alla fine, la distribuzione dei pianeti dipende da un mix di gravità, chimica e un pizzico di caos cosmico. Anche se stiamo scoprendo sempre più mondi, ancora non sappiamo se la nostra configurazione sia una regola o un’eccezione nell’universo.
Lo strano ordine del cosmo
Hai mai guardato un modellino del Sistema Solare e notato che tutti i pianeti sembrano girare quasi sulla stessa linea? Non è un caso. È un po’ come quando butti i dadi sul tavolo: potrebbero cadere in qualsiasi posizione, ma per qualche motivo sembrano sempre allinearsi in modo prevedibile.
Immagina il nostro Sistema Solare quando ancora non esisteva nulla di simile a pianeti o stelle. Solo un’enorme nuvola di gas e polvere che si estendeva per migliaia di unità astronomiche (1 UA è la distanza media tra la Terra e il Sole, circa 150 milioni di chilometri). Questa nuvola, però, non è rimasta lì a fluttuare per sempre. A un certo punto, sotto l’effetto della sua stessa gravità, ha iniziato a comprimersi e a girare sempre più velocemente. Da qui, tutto ha preso forma.
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La nascita dei pianeti
Quando la nuvola ha iniziato a collassare, ha cominciato a schiacciarsi e a diventare sempre più piatta. La rotazione ha reso la nube più sottile e larga, trasformandola in quello che gli scienziati chiamano un disco protoplanetario. Nel frattempo, al centro di questo disco, la materia si è ammassata sempre di più, riscaldandosi a tal punto da dare vita a una nuova stella: il nostro Sole.
Man mano che il Sole cresceva, il disco di polvere e gas intorno a lui continuava a girare e a diventare più stabile. Dentro questo disco, minuscole particelle di polvere cominciarono a scontrarsi e ad attaccarsi tra loro, creando via via corpi sempre più grandi. E siccome tutto questo processo è avvenuto all’interno dello stesso disco appiattito, i pianeti hanno finito per orbitare quasi tutti sulla stessa superficie. Anche oggi, miliardi di anni dopo, seguiamo ancora quella vecchia regola cosmica.