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Phoenix A, la Galassia che ha rincitrullito gli scienziati | Nessuno sapeva perché lo facesse: ora il mistero è stato risolto

Galassia misteriosa (Depositphotos foto)

Galassia misteriosa (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

La galassia che continua a comportarsi in maniera folle, sfidando ogni teoria conosciuta e mettendo in crisi gli scienziati.

Nel vasto universo, ci sono regole che sembrano scolpite nella pietra… finché non arriva qualcosa a scombinare tutto. Gli astronomi passano la vita a cercare di capire come funzionano le galassie, e ogni tanto si trovano di fronte a un oggetto che sembra voler giocare con le loro certezze. È il bello (e il brutto) della scienza: ogni scoperta può ribaltare tutto quello che si pensava di sapere.

Di solito, più una galassia è giovane, più è attiva nella creazione di nuove stelle. Quando invecchia, invece, il gas che alimenta questo processo finisce, si riscalda troppo o si disperde, e la galassia diventa una sorta di città fantasma cosmica. Questo è il modello standard. Peccato che, come sempre, ci siano delle eccezioni.

A volte, infatti, spuntano galassie che sembrano non voler seguire le regole. Gli scienziati cercano spiegazioni: fusioni con altre galassie? Gas che arriva da chissà dove? Fenomeni ancora sconosciuti? Eppure, anche tra queste eccezioni, alcune sono così estreme da lasciare tutti a bocca aperta.

Ed è qui che entra in gioco Phoenix A. Questa galassia non solo è vecchia, ma continua a sfidare ogni teoria conosciuta. Gli esperti hanno passato anni a cercare di capirci qualcosa, senza successo. Fino a quando, grazie a una recente scoperta, il mistero ha finalmente trovato una spiegazione.

Il segreto della galassia

Studiando Phoenix A, gli scienziati hanno notato qualcosa di strano: una combinazione di gas a temperature completamente opposte. Da una parte, gas così caldo da raggiungere milioni di gradi Celsius. Dall’altra, enormi quantità di gas freddissimo, quasi al limite dello zero assoluto. Un mix del genere non si vede tutti i giorni, e sembrava essere il pezzo mancante del puzzle.

Per capire meglio la situazione, un team del Massachusetts Institute of Technology (MIT) ha deciso di puntare il telescopio spaziale James Webb sulla galassia. L’obiettivo? Scoprire da dove arrivasse questo gas e se fosse davvero il motivo dietro la folle produzione di nuove stelle. Se il gas freddo veniva dall’esterno, magari da galassie vicine, la situazione sarebbe stata meno sorprendente. Ma se fosse stato generato all’interno della galassia stessa… beh, sarebbe stato tutto un altro discorso.

Gli studi del MIT sulla galassia Phoenix A (MIT News foto)
Gli studi del MIT sulla galassia Phoenix A (MIT News foto) – www.aerospacecue.it

La scoperta che cambia tutto

Grazie alle osservazioni di James Webb, gli scienziati hanno trovato la prova definitiva: il gas ultrafreddo non viene dall’esterno, ma si forma direttamente all’interno di Phoenix A. Hanno individuato tracce di neon a 300mila gradi Celsius, una temperatura intermedia che dimostra come il gas stia passando da uno stato estremo all’altro. Questo processo di raffreddamento è esattamente ciò che alimenta la formazione stellare fuori controllo della galassia.

Michael Reefe, ricercatore del MIT e autore principale dello studio, ha spiegato la scoperta con queste parole: “Questo gas a 300mila gradi Celsius è come un’insegna al neon che brilla in una specifica lunghezza d’onda di luce. Potevamo vederne grumi e filamenti in tutto il nostro campo visivo”. Insomma, Phoenix A sta producendo il proprio carburante stellare, e questo spiega perché continua a generare nuove stelle a ritmi impensabili. Una scoperta che potrebbe riscrivere quello che sappiamo sull’evoluzione delle galassie.