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La NASA mette i droni alla prova: promettono previsioni meteo ultra-mirate e aiuto contro gli incendi

I droni della NASA rivoluzionano la meteorologia con previsioni ultra-localizzate e supporto nella gestione degli incendi.

Quando si parla di previsioni meteo e gestione degli incendi, la tecnologia sta diventando sempre più una carta vincente. Avere dati atmosferici precisi non è solo un vantaggio per gli scienziati, ma un fattore cruciale per prevenire disastri e proteggere le persone. Il problema è che i metodi tradizionali, come i palloni sonda, funzionano bene su scala ampia ma non riescono a cogliere i cambiamenti improvvisi e locali che possono fare la differenza, soprattutto in situazioni critiche.

Uno degli elementi più imprevedibili durante un incendio è il vento. Se cambia direzione all’improvviso, le fiamme possono prendere strade inaspettate, rendendo il lavoro dei vigili del fuoco molto più difficile. Avere dati aggiornati in tempo reale può fare la differenza tra contenere un incendio o vederlo sfuggire di mano. E qui entrano in gioco i droni, strumenti sempre più usati per raccogliere informazioni ambientali in modo rapido e mirato.

Grazie ai sensori avanzati, un drone può misurare temperatura, umidità, pressione atmosferica e velocità del vento mentre sorvola un’area critica. È un approccio innovativo che potrebbe rivoluzionare la meteorologia applicata agli incendi. Ed è esattamente quello che la NASA sta sperimentando con un progetto pensato per fornire dati super dettagliati e aiutare le squadre di emergenza a prendere decisioni più informate.

L’idea è semplice ma potente: invece di affidarsi solo ai metodi tradizionali, perché non usare i droni per raccogliere dati in modo più flessibile e sostenibile? Un drone si può far decollare più volte nella stessa giornata, può raggiungere punti strategici con precisione e, a differenza di un pallone sonda, non si disperde nell’ambiente dopo l’uso.

Test in Montana: droni e micrometeorologia in azione

Ad agosto 2024, un team della NASA si è riunito a Missoula, in Montana, per mettere alla prova questa tecnologia. Il protagonista del test è stato l’Alta X quadcopter, un drone avanzato equipaggiato con sensori sviluppati al Langley Research Center per misurare con estrema precisione le condizioni atmosferiche.

Il drone era dotato di due strumenti chiave: un radiosonda, che misura temperatura, umidità e pressione, e un anemometro, utilizzato per monitorare la velocità e la direzione del vento. Questi sensori sono gli stessi impiegati nei palloni meteorologici, ma l’uso dei droni permette di raccogliere dati in modo più frequente, più mirato e più sostenibile. I ricercatori hanno effettuato otto voli di test, raccogliendo informazioni che poi sono state elaborate da esperti per creare modelli dettagliati delle condizioni meteo locali.

Immagine composita del test (NASA foto) – www.aerospacecue.it

Dati in tempo reale per combattere gli incendi

I primi risultati mostrano che la strategia funziona. I dati raccolti dal drone sono stati subito analizzati da team specializzati, tra cui MITRE, NVIDIA ed Esri, per trasformarli in visualizzazioni facili da interpretare. Questo significa che i vigili del fuoco o gli esperti sul campo non devono più leggere solo numeri, ma possono vedere graficamente come cambiano le condizioni atmosferiche e anticipare il comportamento delle fiamme.

La NASA è convinta che questa tecnologia possa diventare uno strumento chiave per la lotta agli incendi e per la sicurezza delle comunità a rischio. Il prossimo passo? Nel 2025 il team testerà il sistema in Alabama e Florida, raccogliendo nuovi dati per migliorare ancora di più il progetto e renderlo operativo su larga scala.