Cina, il suo “Re delle Scimmie” va più veloce del Concord | Trasporterà passeggeri da un capo all’altro del mondo in pochissimi minuti
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Il ruolo della Cina nell'ambito aerospaziale (Canva/Lingkong Tianxing Technology foto) - www.aerospacecue.it
La potenza asiatica si rivela ancora una volta particolarmente attiva nel campo aerospaziale. Il nuovo mezzo possiede caratteristiche uniche
L’investimento di risorse sempre più ingenti nell’ambito della ricerca e della programmazione spaziale per la Cina ebbe inizio nel corso degli anni ’90. Nel giro di poco più di trent’anni, il paese asiatico si attesta come una delle principali potenze mondiali in quest’ambito.
Non a caso, la fondazione dell’Agenzia Spaziale Cinese, la CNSA, risale al 1993, a seguito di una scissione del precedentemente vigente Ministero per l’Industria Aerospaziale. Analogamente a quanto accade per gli altri Paesi, il suo ruolo nella cooperazione internazionale risulta fondamentale.
Si occupa, inoltre, di pianificare e definire con chiarezza gli obiettivi a livello nazionale, progettando e verificando i risultati condotti nell’ambito della ricerca e dello sviluppo del settore.
Tra i piani futuri maggiormente ambiziosi che la Cina sta maturando, vi è quello dell’ILRS, International Lunar Research Station, in cooperazione alla Russia, che prevederebbe l’edificazione di una stazione di ricerca congiunta direttamente sul suolo lunare.
La Cina ribadisce il suo potere
La nuova innovazione dall’Estremo Oriente riguarda il mondo dei mezzi aerei superveloci. L’introduzione prende il nome di “Monkey King” e rappresenta soltanto l’ennesimo esempio di dimostrazione del ruolo d’importanza ricoperto dalla Cina nell’ambito aerospaziale, presentando soluzioni sempre più avanguardistiche. Si tratta di un drone, opera della startup Lingkong Tianxing Technology, caratterizzato da una lunghezza di sette metri e dalla presenza di due motori a detonazione, fondamentali per l’alimentazione, che attraverso la propulsione garantirà al mezzo di raggiungere la velocità di Mach 4, sino ad innalzarsi ad oltre 19 km tra i cieli.
Il South China Morning Post riporta come data di ufficiale prova d’esordio l’anno 2026, che sarà fondamentale per comprenderne a pieno le reali capacità, a partire dall’onda sonora generata, che dovrà presentarsi decisamente meno energica rispetto alle persone che si trova sulla terraferma. Inoltre, l’ingegnere capo Deng Fan ha annunciato che entro il prossimo quinquennio si assisterà all’entrata in servizio di un ulteriore mezzo ad alta velocità impiegato per il trasporto di passeggeri. Infatti, il “Monkey King” rientra in un processo nettamente più ampio, che si propone di reintrodurre nel mercato dei trasporti i jet supersonici per la mobilitazione delle persone.
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Il progetto che sta portando avanti
Sebbene la tecnologia supersonica sia stata generalmente impiegata nell’ambito di mezzi bellici, nel corso dell’ultimo trentennio ha cominciato a prendere sempre più quota l’utilizzo in termini commerciali. Dal canto suo, la Cina vuole mostrarsi attenta ed ottimizzare le proprie risorse in entrambi i cambi; è per questo che nel corso del 2024 si è assistito alla presentazione del caccia supersonico avanzato di sesta generazione denominato “Imperatore Bianco“, capace di raggiungere 25.000 metri di altitudine, avvicinandosi allo spazio aperto.
Il mezzo, esattamente come “Monkey King” rientra nell’ambito del Progetto Nantianmen, che si propone di sviluppare tecnologie sempre più innovative, con chiaro sguardo verso il futuro dell’aerospazio. Presumibilmente, ma non esistono prove certificate a riguardo, tale strategia rappresenta una risposta, intesa come forma di contrasto indiretto, rispetto al NGAD (Next-Generation Air Dominanca), promosso dall’aeronautica militare a stelle e strisce.