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Questo oggetto corre veloce nello Spazio da quasi 70 anni | L’esperimento USA lasciò increduli tutti: lo stanno ancora cercando

Oggetto lanciato in cielo (Depositphotos foto)

Oggetto lanciato in cielo (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Il test nucleare che trasformò un semplice oggetto in uno dei componenti più veloci ad essere mai stato lanciato dalla Terra.

Negli anni della Guerra Fredda, la scienza correva veloce, spinta dalla rivalità tra USA e URSS. Mentre si inseguiva la supremazia militare e tecnologica, venivano condotti esperimenti segreti su ogni fronte: armi nucleari, missili, propulsione avanzata… insomma, tutto ciò che poteva dare un vantaggio strategico. Alcuni test, però, hanno avuto risultati talmente assurdi da sembrare inventati.

Uno dei campi di sperimentazione più attivi era il deserto del Nevada, un luogo isolato e perfetto per testare ordigni atomici senza troppe preoccupazioni. L’idea era quella di capire meglio come funzionavano le esplosioni nucleari e, soprattutto, di limitare le devastanti ricadute radioattive. Così, si cominciò a far detonare le bombe sottoterra, sperando che il terreno assorbisse l’onda d’urto.

Ma con la scienza, si sa, capita spesso che gli esperimenti sfuggano di mano. Alcuni test generarono effetti del tutto inaspettati, dando vita a situazioni al limite dell’assurdo. Quando si gioca con pressioni estreme e temperature impossibili, c’è sempre qualcosa che può sorprendere persino gli scienziati più preparati.

E proprio uno di questi test, nel 1957, ha portato a un evento tanto incredibile quanto poco conosciuto. Un oggetto è stato sparato via a una velocità folle, superando di gran lunga anche le più veloci sonde spaziali. Ma cosa diavolo è successo esattamente?

Un esperimento nucleare e un “razzo” inaspettato

Tutto iniziò con il test Pascal-B, progettato dal fisico Robert Brownlee per studiare gli effetti delle detonazioni nucleari sotterranee. L’idea era semplice: piazzare un ordigno a oltre 150 metri di profondità, all’interno di un cunicolo sigillato con una piastra d’acciaio spessa.

Quando la bomba esplose, la pressione all’interno del tunnel salì a livelli assurdi, e il tappo di metallo fu scagliato via come un proiettile. E qui arriva il bello: secondo i calcoli di Brownlee, quella lastra di ferro avrebbe raggiunto una velocità di circa 200.000 km/h, più che sufficiente per sfuggire alla gravità terrestre. Il dettaglio più incredibile?

Test nucleare (Depositphotos foto)
Test nucleare (Depositphotos foto) – www.aerospacecue.it

La lastra spaziale è ancora là fuori?

Nessuno è mai riuscito a vedere la lastra in volo. Come raccontato sul sito nuclearweaponarchive.org, la telecamera che registrava l’esperimento scattava solo un fotogramma al secondo, troppo lento per catturare l’oggetto mentre sfrecciava via. Brownlee stesso, dopo aver riflettuto sui numeri, arrivò alla conclusione che il pezzo di metallo potesse aver lasciato l’atmosfera terrestre per non tornare mai più.

E così, mentre tutti parlano di sonde spaziali e razzi supertecnologici, là fuori, da qualche parte nell’oscurità del cosmo, potrebbe esserci ancora una lastra d’acciaio di 900 chili in fuga, lanciata da una bomba atomica quasi 70 anni fa.