Home » NASA, svelato il suo progetto | Arrivato il primo jet supersonico che non produce rumore: è più chiassoso lo scarico del Wc

NASA, svelato il suo progetto | Arrivato il primo jet supersonico che non produce rumore: è più chiassoso lo scarico del Wc

X-59

Jet supersonico in volo (NASA foto) - www.aerospacecue.it

L’ambizioso progetto sviluppato dall’agenzia spaziale statunitense si avvia verso il consolidamento. Possiede una caratteristica unica rispetto agli altri jet

I jet supersonici sono mezzi di trasporto aerei, che possono essere utilizzati per il trasferimento di merci o passeggeri, vantando tra le proprie peculiarità la capacità di raggiungere una velocità eguale o superiore rispetto a quella del suono.

L’effettiva entrata in servizio e l’utilizzo di questi mezzi ha da sempre rappresentato un tema di dibattito incessante tra potenziali fruitori, ma anche addetti ai lavori. Pensate che oggi giorno i voli compiuti con jet supersonici non sono possibili, essendo stati interrotti nel 2003.

Nel corso della storia sono stati soltanto due i prototipi effettivamente schierati in campo: il franco-britannico Concorde, di cui sono state costruite 20 unità, e il sovietico Tupolev Tu-144, presente in 16 differenti esempi.

Durante le ultime stagioni si è tornato prepotentemente a parlare della possibilità di reintrodurre nuovi sofisticati modelli di jet supersonici, anche per garantire il rapido trasporto, oltre la velocità della luce, di passeggeri da una latitudine all’altra del globo.

Un’introduzione senza precedenti

La NASA, a seguito di uno sviluppo coordinato con la Lockheed Martin, ha finalmente annunciato di aver portato a termine le sperimentazioni con la sua nuova creazione: il jet X-59. Il responsabile Raymond Castner, presso il NASA Glenn Research Center ha affermato che i test a terra sono stati completati con successo, aprendo le porte ad una nuova era nell’ambito degli aerei supersonici, il cui “boom sonico” potrebbe finalmente risultare di molto ridotto, se non addirittura rimosso totalmente. Nell’ambito dei test, spiega Castner, non si sono presentati particolari problemi strutturali, né estreme vibrazioni, mantenendo un flusso d’aria costante e comportando benefici anche alle componenti del motore che necessitavano di un ulteriore raffreddamento.

Le prestazioni stimate dell’X-59 gli conferiscono la possibilità di raggiungere una velocità pari a 1.494 km/h ed elevarsi sino a circa 17.500 metri sopra il livello della superficie terrestre. E la sua peculiarità principale rispetto ai suoi predecessori, come anticipavamo pocanzi, sarà la significativa riduzione del fastidioso “boom sonico“, conseguente all’innalzamento in volo. Grazie al suo muso affilato, infatti, gli esperti sono convinti che il jet sarà in grado di generare piuttosto quello che viene definito un “tonfo sonico“. Le previsioni raccontano che il rumore dovrebbe raggiungere 75 decibel percepibili, stando all’affermazione del responsabile della convalida acustica Larry Cliatt.

X-59
Il jet NASA X-59 (NASA foto) – www.aerospacecue.it

Il contrasto all’eccessivo rumore

I jet sono storicamente noti per produrre un boato a dir poco assordante al momento del superamento della velocità del suono a Mach 1, causato dall’onda d’urto generata direttamente dall’attraversamento a velocità supersonica del mezzo aereo. Basti pensare che, per via dell’assordante e disturbante effetto acustico prodotto, accomunabile a quello di un’esplosione, gli Stati Uniti hanno vietato la circolazione di questi mezzi oltre cinquant’anni fa. Ma con l’X-59 gli esperti hanno voluto completamente ribaltare questo scenario ; i 75 decibel di rumorosità promessi corrispondono appena al rumore del water quando viene scaricato.

Questo è stato possibile grazie al montaggio nella parte superiore del jet di un motore F414-GE-100, che si auspica possa ridurre il rumore prodotto in volo. Ciò nonostante, restano ancora dubbi sull’effettivo esordio del mezzo tra i cieli, a partire dalla NASA, che non ha fornito la canonica cronologia relativa al programma di volo dello stesso. Ulteriori test potrebbero prolungarsi sino al 2027, concentrandosi prevalentemente proprio sulla capacità di riduzione della rumorosità.