Trump, modificata la biografia di Vera Rubin per eliminare riferimenti all’inclusione
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Vera Rubin mentre misura gli spettri nel 1974 (Wikipedia NOIRLab/NSF/AURA FOTO) - www.aerospacecue.it
Ciò che sta accadendo è davvero assurdo, ogni riferimento all’inclusione sta venendo cancellato. Fino a dove si spingeremo?
Avete mai sentito parlare di Vera Rubin? È una figura incredibile nel mondo della scienza, ma recentemente la sua biografia sul sito del Rubin Observatory ha subito delle modifiche piuttosto controverse.
Hanno rimosso i riferimenti al suo impegno per l’inclusione delle donne e dei gruppi sottorappresentati nella scienza. Questo cambiamento è avvenuto in risposta a un ordine esecutivo dell’amministrazione Trump, che ha imposto la cancellazione di qualsiasi menzione a iniziative di diversità, equità e inclusione (DEI) dai siti federali.
Immaginate un po’: la sezione che diceva “She advocated for women in science” è stata completamente eliminata e poi ripubblicata in modo molto più blando, senza menzionare esplicitamente gli sforzi dell’osservatorio per promuovere la diversità.
È un vero peccato, perché Vera Rubin ha dedicato la sua vita a combattere per l’uguaglianza nella scienza. Senza contare che questo episodio potrebbe portare altre nazioni ad agire di conseguenza.
Le reazioni della comunità scientifica
Allarme e delusione, questa è stata la reazione della comunità scientifica a quest’evento. Molti scienziati e astronomi hanno visto questa mossa come un atto di censura, un passo indietro nella lotta per l’uguaglianza. John Barentine, un astronomo e attivista, ha affermato che questa decisione non fermerà gli sforzi della comunità per promuovere la diversità.
E non è solo lui a pensarla così: Yvette Cendes, una radioastronoma dell’Università dell’Oregon, ha definito la rimozione dei riferimenti all’impegno di Rubin “disturbante”. È chiaro che la comunità scientifica non è disposta a rimanere in silenzio di fronte a queste modifiche. La storia di Vera Rubin è troppo importante per essere dimenticata o attenuata.

L’eredità di Vera Rubin
Vera Rubin è famosa per la sua scoperta della materia oscura, avendo dimostrato che le stelle nelle galassie si muovono a velocità costante, indipendentemente dalla loro posizione. Ma non è solo per le sue scoperte scientifiche che la ricordiamo. Ha anche lottato per l’inclusione delle donne nella scienza, diventando nel 1964 la prima donna ufficialmente ammessa a utilizzare il telescopio del Palomar Observatory. Un aneddoto divertente riguarda il “bagno delle donne” al Palomar: vedendo che c’era solo un bagno per uomini, Vera ha aggiunto un’immagine di una gonna sull’insegna per creare simbolicamente un bagno femminile. Questo è solo un esempio del suo spirito combattivo!
Purtroppo, l’ordine esecutivo di Trump ha portato a cancellazioni simili in molte istituzioni scientifiche. La NASA, ad esempio, ha chiuso uffici legati all’inclusione e ha eliminato riferimenti a “Indigenous People”, “Equity” e “Accessibility” dai suoi siti web. Anche l’iniziativa “Here to Observe” (H2O), che offriva opportunità a studenti di gruppi sottorappresentati, è stata cancellata. Ma la comunità scientifica non si arrende! Gli scienziati stanno cercando di salvare e archiviare i contenuti rimossi dai siti web governativi per evitare che vengano cancellati definitivamente. Molti temono che queste modifiche possano scoraggiare futuri talenti femminili e appartenenti a minoranze dall’intraprendere carriere scientifiche.