Le nuove stime sull’asteroide 2024 YR4 fanno discutere, ma gli scienziati rassicurano: il rischio resta minimo.
Gli asteroidi sono da sempre tra i protagonisti del nostro immaginario, soprattutto quando si parla di possibili impatti con la Terra. Ogni volta che uno di questi enormi sassi spaziali viene scoperto, c’è sempre un po’ di fermento: sarà pericoloso? Dobbiamo preoccuparci? Ma la realtà è meno spettacolare di un film di Hollywood. Gli scienziati monitorano questi oggetti con estrema precisione, aggiornando costantemente i dati per capire se e quando potrebbero rappresentare una minaccia concreta.
Tra quelli finiti sotto la lente di ingrandimento c’è 2024 YR4, un asteroide che ha fatto parlare di sé per via di un aggiornamento sulle probabilità di impatto. Inizialmente considerate molto basse, le stime sono cambiate negli ultimi mesi, facendo alzare qualche sopracciglio. Ma come spesso accade in questi casi, la matematica ha la risposta, e non è detto che sia allarmante.
Quando viene scoperto un nuovo asteroide, determinarne l’orbita esatta non è immediato. Si parte con dati preliminari, spesso con un certo margine di errore, che vengono poi affinati con il passare del tempo e con nuove osservazioni. Per 2024 YR4, siamo proprio in questa fase: le informazioni raccolte hanno modificato leggermente le previsioni iniziali, facendo sembrare la situazione più incerta di quanto non sia in realtà.
Gli astronomi del CNEOS (Center for Near Earth Object Studies) sanno che questi cambiamenti sono normali. Anzi, se ne aspettano altri. Non è raro che un asteroide appena scoperto sembri più “minaccioso” del dovuto all’inizio, per poi rivelarsi innocuo man mano che si raccoglie più materiale sulla sua traiettoria effettiva.
Dunque, veniamo al punto: le chance di collisione di 2024 YR4 nel 2032 sono passate da 1 su 83 a 1 su 43, fino a riattestarsi poi a 1 su 67. A spiegare meglio questa dinamica è David Rankin, esperto “cacciatore di asteroidi”, che ha seguito il caso fin dall’inizio. Secondo lui, questa crescita e variazione della probabilità di impatto è del tutto normale. È solo il risultato di un miglioramento nei calcoli, non un segnale che la minaccia sia aumentata davvero.
Gli scienziati, in questa fase, hanno ancora qualche incertezza su dove esattamente si troverà l’asteroide lungo il suo percorso orbitale, ed è proprio questa incertezza a far sembrare la situazione più preoccupante di quanto sia in realtà. Inoltre, proprio per questi motivi si tratta di un dato altamente variabile: in pochi giorni le probabilità hanno oscillato dal 3,1% al 2,3%, fino a tornare ad un 1,5%. E i dati del CNEOS sono in continuo aggiornamento.
Per ora, 2024 YR4 è in viaggio lontano da noi, il che rende più complicato osservarlo con precisione. Gli astronomi stanno scavando negli archivi di dati del 2016 per cercare immagini del suo passaggio precedente: se ne trovassero, potrebbero affinare ancora di più i calcoli e magari escludere del tutto l’eventualità di un impatto.
E se non bastasse? Allora si dovrà aspettare il 2028, quando l’asteroide tornerà visibile e sarà possibile tracciarne meglio la rotta. Ma gli esperti sono tranquilli: la storia di questi oggetti mostra che, con il passare del tempo, la probabilità di collisione tende quasi sempre a diminuire, non il contrario. Per ora, insomma, nessun bisogno di allarmarsi.