ESA, la programmazione va a rilento | Nello stesso anno in cui sarà pronto il Lander per la Luna, la Cina la invaderà con esseri umani
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Astronauti sulla Luna (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it
Mentre l’ESA procede a rilento con il lander Argonaut, la Cina accelera alacremente verso la conquista della Luna.
Lo spazio non è mai stato così affollato. Negli ultimi anni, le potenze mondiali stanno investendo cifre astronomiche per mettere piede – e restarci – oltre l’orbita terrestre. La Luna, in particolare, è diventata il nuovo terreno di gioco. Non è più solo un obiettivo scientifico: oggi è vista come una base strategica per l’esplorazione futura, un trampolino di lancio verso Marte e oltre.
In questo scenario, l’Europa non vuole restare a guardare. L’ESA ha messo in campo piani ambiziosi per ritagliarsi uno spazio nella nuova corsa allo spazio. Ma tra burocrazia, ostacoli tecnologici e difficoltà nel coordinare i vari partner, i tempi si allungano. Troppo. E mentre alcuni vanno spediti, altri restano impantanati nelle lungaggini dei progetti.
Da tempo l’Europa sogna di avere un ruolo centrale nella colonizzazione lunare. Ma sognare è una cosa, realizzare è un’altra. I grandi rivali – USA e Cina su tutti – non aspettano nessuno, e la competizione è diventata una questione di velocità. Mentre un progetto viene approvato e finanziato, qualcun altro ha già mandato un altro modulo in orbita.
Tutti vogliono la stessa cosa: una presenza fissa sulla Luna. E chi arriva primo avrà un vantaggio enorme. Il problema è che, mentre alcuni costruiscono basi e pianificano missioni umane, altri sono ancora nella fase di progettazione. E il rischio di rimanere indietro è sempre più concreto.
Il piano dell’ESA per arrivare sulla Luna
Uno dei progetti più importanti dell’ESA è Argonaut, il primo lander europeo destinato alla superficie lunare. L’agenzia ha stanziato 900 milioni di dollari e affidato il compito a Thales Alenia Space, con il supporto di OHB per il modulo di discesa. L’idea è semplice: un veicolo capace di trasportare fino a due tonnellate di carico, per supportare le future missioni lunari.
Il lander è pensato per essere versatile e resistente, in grado di operare per anni nelle condizioni estreme della Luna. Il design prevede tre elementi principali: un modulo per la discesa, una piattaforma cargo e un comparto per il trasporto dei materiali. Se tutto va secondo i piani, la prima missione – ArgoNET – partirà nel 2031, portando sistemi di navigazione e comunicazione al polo sud lunare.
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Mentre l’Europa prepara il lander, la Cina accelera
E qui arriva il punto critico. Mentre l’ESA progetta, altri agiscono. La Cina, per esempio, ha annunciato tramite la China Manned Space Agency (CMSA) che porterà esseri umani sulla Luna entro il 2030. E finora, il loro programma spaziale ha dimostrato di saper rispettare le scadenze.
Se tutto va come previsto, Pechino potrebbe avere astronauti sulla Luna prima ancora che Argonaut sia pronto a operare. Un colpo durissimo per l’Europa, che rischia di trovarsi con un lander ultramoderno… ma senza più un vero vantaggio strategico. Il tempo stringe e la corsa non aspetta nessuno.