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Luna, eruzione vulcanica senza precedenti | Gli scienziati l’hanno vista in diretta grazie alla sonda: immagini sconvolgenti

Luna ed eruzioni

Eruzione vulcanica sulla Luna (Canva/Pexels foto) - www.aerospacecue.it

Una sonda è stata in grado di catturare l’avvenimento di un eruzione contraddistinta da una potenza mai osservata prima d’ora

Anche sugli altri corpi del Sistema Solare esiste la possibilità del verificarsi di eruzioni e attività vulcaniche. C’è, tuttavia, da sottolineare un importante distinzione tra fenomeni vulcanici e fenomeni criovulcanici.

Questi ultimi avvengono prevalentemente su corpi estremamente ricchi di ghiaccio e si contraddistinguono per l’eruzione di materiali definiti ‘volatili’. Ne sono un esempio l’acqua, il metano e l’ammoniaca.

Seppur simili, non stiamo parlando di fenomeni totalmente identici rispetto ai fenomeni vulcanici che, al contrario, hanno luogo su corpi rocciosi, caratterizzati da temperature molto elevate, e si generano a seguito della fusione della roccia interna al corpo, che poi emerge dalla crosta manifestando un’eruzione.

Non sono esenti da tali fenomeni neanche i satelliti. La Luna non fa eccezione; nonostante fino a qualche anno fa si pensava che l’attività vulcanica fosse cessata sul satellite terrestre in un periodo compreso tra i 2 e i 4 miliardi di anni fa, missioni condotte nell’ultimo decennio hanno evidenziato, anche attraverso il prelevamento di campioni rocciosi, che le manifestazioni vulcaniche sulla Luna non siano un evento relegato al passato storico.

Il fenomeno che ha sbalordito l’intera comunità astronomica

La sonda Juno della NASA lo scorso 27 dicembre 2024 è stata in grado di catturare un’eruzione vulcanica davvero straordinaria. Stiamo parlando dell’evento extra-terrestre più intenso mai registrato, risultato di un complesso di eruzioni contemporanee nella medesima area del satellite, in grado di rilasciare un quantitativo energetico raggiungibile soltanto dalla forza congiunta di tutte le centrali elettriche mondiali. Per la rilevazione da parte della sonda è stato impiegato uno strumento fornito dall’Agenzia Spaziale Italiana, ovverosia il JIRAM.

Grazie al suo utilizzo gli scienziati sono riusciti a catturare l’istante di un’emissione termica senza precedenti provenire direttamente dalla luna, la cui intensità ha raggiunto livelli talmente elevati da saturare lo stesso strumento JIRAM. L’area in cui l’incredibile evento ha avuto luogo è soggetta a correnti ascensionali che provengono direttamente dall’interno del satellite, causando una risalita del magma verso la superficie, che poi viene emesso mediante l’attività eruttiva.

Io
Il satellite soggetto a fenomeni vulcanici (NASA foto) – www.aerospacecue.it

Un’avvenimento senza precedenti

Se il precedente record in ambito di sistema vulcanici extraterrestri a parteneva al Loki Patera, lago di lava misurante oltre 20.000 km quadrati di superficie situato sul satellite gioviano Io, l’evento catturato dalla sonda Juno rappresenta l’evento vulcanico più potente mai registrato nel nostro Sistema Solare, il cui sistema di camere magmatiche site sotto il livello della superficie presentano un’estensione pari a 100.000 km quadrati e consentono un’emissione di potenza corrispondente a 80.000 miliardi di Watt.

L’evento ha avuto luogo proprio su Io, luna di Giove, nota già in precedenza per essere il corpo maggiormente contraddistinto da vulcanicità di tutto il nostro Sistema. Questa caratteristica è direttamente riconducibile al pianeta attorno a cui orbita; l’orbita ellittica compiuta da Io attorno a Giove – all’incirca una volta ogni 42,5 ore – comporta una variazione delle forze gravitazionali non indifferente, che portano la luna ad una deformazione, la cui conseguenza diretta è la generazione di energia per attrito che causa fusione all’interno del satellite, originando i fenomeni vulcanici. Per la sonda Juno, il cui obiettivo è proprio l’approfondimento dell’origine e dell’evoluzione del pianeta Giove, è già previsto un ulteriore sorvolo ravvicinato il prossimo 3 marzo, come rivelato dalla NASA.