Catastrofe annunciata, per gli esperti è sempre più vicino l’impatto | Non ci sarà nulla da fare: siamo impreparati
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Illustrazione di un asteroide verso la Terra (Pixabay foto) - www.aerospacecue.it
Un impatto allarmante per la popolazione, i cui rischi non risultano essere ancora noti. Ecco cosa dicono gli esperti in merito
Quando parliamo di asteroidi, s’intendono corpi rocciosi prevalentemente costituiti da minerali e metalli, che si trovano in orbita costante attorno al Sole e si concentrano per la maggior parte nella fascia compresa tra Marte e Giove.
Ma non sono da sottovalutare i NEO, ossia Near-Earth Objects, che come il nome stesso ci suggerisce, seguono orbite che li conducono ad orbitare nelle vicinanze del nostro pianeta, aumentando potenzialmente il rischio di collisione con la stessa.
Essendo abituati ad immaginarci lo spazio come un luogo incredibilmente vasto e sconfinato, risulterebbe difficile pensare ad un incontro ravvicinato tra la Terra e gli asteroidi a tal punto da generare concrete conseguenze e disagi.
Eppure, nonostante la maggior parte segua comunque orbite ad adeguata distanza rispetto al nostro pianeta, impatti e collisioni non sono affatto rari; a testimonianza di ciò, i differenti eventi che si sono succeduti nel corso della storia geologica della Terra.
L’asteroide che minaccia il pianeta Terra
Nel corso del febbraio 2024 era stato attestato come l’asteroide 2024 YR4 possedesse una probabilità pari all’1,2% di impattare direttamente sul nostro pianeta, stima che è attualmente salita al 2,3%, in modo abbastanza preoccupante. Ad indicare tale percentuale è il CNEOS (Center for Near Earth Object Studies) del Jet Propulsion Laboratory NASA, che alla giornata del 7 febbraio ha stabilito una probabilità d’impatto pari ad 1 su 45.
Le domande che più attanagliano la popolazione riguardano, ovviamente, le possibili traiettorie che il sasso spaziale potrà compiere, l’effettiva probabilità d’impatto e i danni che il suo schianto andrebbe a causare nell’area terrestre colpita. In attesa che ulteriori analisi orbitali vengano compiute in merito, il professore di sistemi aerospaziali presso il Politecnico di Milano, Fabio Ferrari, è intervenuto sulle colonne di Fanpage per cercare di rendere più chiaro il quadro generale correlato all’asteroide.
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La parola all’esperto
Fabio Ferrari ha spiegato come ogni osservazione effettuata a riguardo possa contenere incertezza e lo scopo fondamentale delle misure che avvengono successivamente è proprio quello di ridurre eventuali dubbi. Le misurazioni avvengono al fine di comprendere la possibile traiettoria e di monitorare modifiche o evoluzioni nel percorso compiuto dall’asteroide. La percentuale di rischio è salita al 2,3%, crescendo rispetto alle rilevazioni dello scorso anno, in quanto sono state rimossi sassi spaziali la cui collisione con il nostro pianeta era pari allo zero. Le dimensioni dell’asteroide 2024 YR4 sono note soltanto in modo approssimativo; il diametro stimato è compreso tra i 40 e i 100 metri. L’ipotesi è che, qualora l’impatto dovesse effettivamente concretizzarsi, la zona d’incertezza evidenziata vari dall’Oceano Pacifico all’Atlantico, comprendendo anche l’area centrale del continente africano e raggiungendo addirittura l’India.
Al momento l’asteroide è osservabile dalla Terra e resterà tale per circa due mesi, anche se il suo allontanamento dal pianeta è già in corso. Bisognerà aspettare il 2028 per un ulteriore passaggio ravvicinato, che in caso di condizioni di osservazione favorevoli consentiranno di stimare l’effettiva orbita, mediante l’impiego di strumenti altamente performanti, quali il James Webb Telescope. In conclusione, sull’eventualità di un intervento mediante una missione di difesa planetaria, Fabio Ferrari spiega come la possibilità si stia già cominciando a dibattere; l’esperto ha esposto, inoltre, come sia già stato coinvolto sia nella missione Dart sia nella missione Ramses, nonché di come siano già presenti dei concept d’intervento in merito all’asteroide 2024 YR4.