Spedizioni su Marte, il pericolo è dietro l’angolo | Potrebbero non tornare più indietro a causa di questo: il rischio è altissimo
Il sogno di esplorare Marte si scontra con pericoli nascosti che potrebbero rendere il ritorno impossibile: ecco perché.
Andare su Marte è il sogno di ogni appassionato di spazio, e ormai sembra solo una questione di tempo prima che diventi realtà. Le principali agenzie spaziali e aziende private stanno investendo miliardi per mandare esseri umani sul Pianeta Rosso, e l’idea di costruire una base permanente non è più fantascienza. Ma dietro questo entusiasmo c’è una verità scomoda: la missione sarà terribilmente rischiosa.
Viaggiare nello spazio profondo non è come passare sei mesi sulla Stazione Spaziale Internazionale. Qui parliamo di distanze folli, isolamento totale e condizioni ambientali che fanno sembrare l’Antartide un posto accogliente. Gli astronauti dovranno affrontare sfide estreme, dal cibo razionato all’assenza di assistenza medica immediata. Un errore, anche banale, potrebbe avere conseguenze letali.
E poi c’è la questione dell’ambiente marziano. Su Marte l’aria è irrespirabile, la gravità è un terzo di quella terrestre e le temperature possono scendere sotto i -100°C. Ma il problema non è solo quello che si vede: ci sono minacce invisibili, pericolose quanto (se non più) di quelle evidenti. Il corpo umano non è fatto per vivere nello spazio, e stare su Marte potrebbe avere effetti devastanti sulla salute.
Nonostante gli enormi progressi tecnologici, ci sono ancora troppe incognite. Come reagirà il corpo umano a una permanenza così lunga su un pianeta ostile? E cosa succede se qualcuno si ammala gravemente senza la possibilità di tornare indietro? Ultimamente, alcune scoperte della NASA stanno facendo emergere un rischio di cui si parla poco, ma che potrebbe essere il vero ostacolo per il ritorno a casa.
Un viaggio infernale tra radiazioni e isolamento
Sei mesi di viaggio spaziale per arrivare su Marte non sono una passeggiata. Niente gravità, niente comodità, niente aiuti esterni. Il corpo inizia a deperire: le ossa si indeboliscono, i muscoli si atrofizzano e gli organi interni subiscono alterazioni che ancora non comprendiamo del tutto. E questo è solo l’inizio.
Il problema più grosso? Le radiazioni cosmiche. Fuori dalla protezione del campo magnetico terrestre, gli astronauti vengono bombardati da particelle ad alta energia che possono causare cancro, danni neurologici e problemi cardiovascolari. È come essere sottoposti a migliaia di radiografie senza possibilità di riparo. E una volta su Marte, la situazione non migliora di molto.
Il pericolo nascosto che può condannare la missione
C’è un rischio ancora più subdolo, e la NASA l’ha evidenziato solo di recente: i danni ai reni. Sembra una sciocchezza rispetto alle radiazioni o alla mancanza di ossigeno, ma potrebbe essere il vero motivo per cui gli astronauti potrebbero non tornare più indietro.
L’assenza di gravità e la perdita di calcio dalle ossa aumentano la probabilità di sviluppare calcoli renali. Se un astronauta dovesse soffrire di un blocco renale su Marte, non ci sarebbero cure immediate e il problema potrebbe diventare fatale. Senza la possibilità di un’evacuazione d’emergenza, la missione rischia di trasformarsi in una condanna senza via di scampo. Gli scienziati stanno cercando soluzioni, ma ci vorrà tempo.