Smartphone alla guida, occhio alle nuove telecamere | I Comuni le hanno già installate: ti fregano all’istante
I Comuni hanno già installato le nuove telecamere: individuano in un attimo chi usa lo smartphone alla guida.
Guidare e usare il cellulare? Un mix pericoloso, eppure tantissime persone continuano a farlo. Basta guardarsi intorno mentre si è in macchina o a piedi: c’è sempre qualcuno che scrive un messaggio o scrolla i social senza badare troppo alla strada. Un’abitudine rischiosa, che negli ultimi anni è diventata una delle cause principali di incidenti, anche gravi.
Per cercare di arginare il problema, il Codice della Strada è stato aggiornato più volte, introducendo sanzioni più severe per chi viene beccato con il telefono in mano mentre è al volante. Multa salata, punti decurtati e in certi casi addirittura la sospensione della patente. Nonostante ciò, il fenomeno non accenna a diminuire.
Da tempo si parla di nuove tecnologie per migliorare i controlli stradali. Gli autovelox e i tutor sono ormai strumenti familiari, ma non bastano più: servono soluzioni più mirate, capaci di intercettare anche quei comportamenti scorretti che spesso sfuggono agli agenti della municipale. E qui entra in gioco la tecnologia, o meglio, l’intelligenza artificiale.
Negli ultimi mesi si è discusso parecchio su come rendere più efficace la sorveglianza stradale senza riempire le città di pattuglie. Un’idea che sta prendendo piede è quella di affidarsi a sistemi automatici, in grado di riconoscere in tempo reale chi sta infrangendo la legge. E qualcosa si sta già muovendo in questa direzione.
L’intelligenza artificiale entra in gioco
La vera novità? Un sistema super avanzato capace di individuare chi usa il cellulare mentre guida o non indossa la cintura di sicurezza. Si chiama Mobile Phone & Seat Belt Detection ed è una telecamera dotata di intelligenza artificiale, progettata per analizzare immagini e rilevare infrazioni con una precisione incredibile.
Funziona sempre, con il sole, con la pioggia, di giorno e di notte. E non resta fisso in un unico punto: può essere spostato dove serve, rendendo i controlli molto più imprevedibili. Quando il sistema “becca” un automobilista distratto, scatta la foto e invia tutto alle autorità competenti, che poi procedono con la multa. Insomma, nessuna possibilità di farla franca. Ma dove possiamo trovarle?
Le prime installazioni in Italia
Il primo comune a sperimentare questa tecnologia è Agliana, in provincia di Pistoia. Qui la telecamera è già in funzione in una delle strade più trafficate, e l’amministrazione assicura che non si tratta di un modo per fare cassa, ma di una misura per migliorare la sicurezza stradale.
L’unico problema? Il prezzo. Ogni dispositivo costa ben 25.000 euro, una cifra non proprio accessibile per tutti i comuni. Agliana, però, è riuscita a contenere la spesa restituendo un autovelox poco utilizzato. Ora resta da vedere quanti altri decideranno di seguire l’esempio e adottare questa nuova tecnologia sulle proprie strade.