Marte, il suo mistero più grande sta per essere svelato | La nuova scoperta è illuminante: queste colline sono nate così
Pian piano i misteri di Marte vengono svelati, ma alcuni rimangono ancora irrisolti. Questa nuova scoperta è particolare.
Marte era un mistero, ma negli ultimi anni abbiamo scoperto un sacco di cose interessanti. Per esempio, una volta c’era acqua liquida sulla sua superficie, con fiumi, laghi e forse perfino un oceano. Oggi è un deserto gelido, ma il passato era molto diverso.
Abbiamo anche trovato tracce di molecole organiche. Non significa che ci siano stati marziani, ma dimostra che il pianeta aveva gli ingredienti giusti per ospitare la vita in un lontano passato. E questa è una scoperta enorme.
Poi c’è la questione del metano. I rover hanno rilevato sbuffi di questo gas nell’atmosfera, e il metano può avere origine biologica o geologica. Insomma, c’è ancora qualcosa che lo sta producendo? Non lo sappiamo, ma se fosse legato a forme di vita microscopiche, sarebbe una rivoluzione.
Infine, Marte nasconde laghi sotterranei sotto i suoi poli. Non si sa ancora se siano davvero liquidi o solo fangosi, ma se ci fosse acqua salata sotto il ghiaccio, potrebbe esserci anche qualche forma di vita resistente.
Alcune strutture particolari
Su Marte continuano a spuntare enigmi che ci fanno ripensare al suo passato. L’ultima scoperta? Migliaia di colline sparse nella regione di Chryse Planitia, un’area vasta quanto il Texas. Questi rilievi, che possono raggiungere i 550 metri d’altezza, sembrano essere i resti di antichi altopiani erosi dal tempo. Ma la cosa più affascinante è che potrebbero custodire la chiave per risolvere un mistero vecchio di quattro miliardi di anni: c’era davvero acqua su Marte?
Le immagini catturate dalle sonde della NASA e dell’Agenzia Spaziale Europea hanno rivelato che questi tumuli non sono semplici formazioni rocciose casuali. Gli scienziati ritengono che si siano formati in presenza di acqua liquida, il che significa che il Pianeta Rosso, un tempo, potrebbe essere stato molto più simile alla Terra di quanto pensassimo. Se confermata, questa teoria cambierebbe completamente il modo in cui vediamo l’evoluzione marziana e la sua capacità di aver ospitato la vita.
Una storia scolpita nella roccia
Ciò che rende questi tumuli così interessanti è il modo in cui sono strutturati. Ogni rilievo è composto da strati di roccia ricca di argilla, una sorta di archivio naturale che racconta la storia del pianeta. Gli strati più profondi risalgono a circa quattro miliardi di anni fa e potrebbero contenere indizi cruciali sul passato acquatico di Marte. Per i geologi, è come avere tra le mani le pagine di un libro che nessuno ha mai letto fino in fondo.
E il bello è che questi tumuli si trovano vicino al sito in cui, nel 2028, atterrerà il rover ExoMars Rosalind Franklin dell’ESA. Questo significa che tra qualche anno potremmo ottenere risposte più chiare su cosa sia successo davvero su Marte. C’era un oceano? Qualche forma di vita ha mai abitato quelle acque? Per ora, restano domande aperte, ma ogni nuova scoperta ci avvicina sempre di più alla soluzione di un enigma che affascina gli scienziati da decenni.