Universo, scienziati dicono che Einstein aveva torto marcio | La sua espansione troppo veloce rispetto a ciò che le sue teorie sostengono
Nuove teorie mettono in dubbio ciò che credevamo di sapere sul comportamento dell’Universo e sulla sua espansione.
Il cielo ci ha sempre fatto sognare, ma capire davvero come funziona è tutta un’altra storia. Tra i misteri più intriganti, c’è quello dell’espansione dell’universo: un movimento continuo che spinge le galassie sempre più lontano l’una dall’altra. Sembra quasi che il cosmo abbia una vita propria, che non voglia fermarsi mai.
Questa idea si basa su una cosa chiamata costante di Hubble, un numero che dovrebbe dirci a che velocità l’universo si sta espandendo. Il problema? Non c’è accordo su quanto dovrebbe essere grande. Da anni, gli scienziati si scontrano su questo punto, e questa faccenda ha perfino un nome: “tensione di Hubble”. Un bel grattacapo, vero?
Per venirne a capo, sono stati provati un sacco di metodi di misurazione, ma ogni volta i risultati cambiano. Questo significa che qualcosa, da qualche parte, non quadra. Ed è qui che nascono i dubbi. Forse non sappiamo tutto sull’universo, o forse c’è un errore nelle teorie che diamo per scontate da più di un secolo.
Intanto, i cervelli più brillanti continuano a cercare risposte. Perché alla fine la domanda è sempre la stessa: cosa ci stiamo perdendo? C’è qualcosa che sfugge alle nostre formule, o stiamo guardando tutto dal punto di vista sbagliato?
La tensione di Hubble e le possibili spiegazioni
Tornando al punto: come si misura l’espansione dell’universo? Edwin Hubble, anni fa, aveva scoperto che le galassie si allontanano a una velocità proporzionale alla loro distanza. Ma oggi i dati non tornano: ci sono metodi di calcolo che danno numeri completamente diversi, e nessuno sa perché.
Una teoria dice che il problema potrebbe essere la materia distribuita in modo irregolare nello spazio. Non è tutto perfettamente uniforme, e queste “imperfezioni” potrebbero influenzare i risultati, facendoli sembrare incoerenti. Insomma, forse il problema non è nelle formule, ma in come guardiamo al cosmo.
Forse Einstein non aveva ragione su tutto
E poi c’è un’altra ipotesi, decisamente più coraggiosa: e se Einstein si fosse sbagliato? Non completamente, ovviamente, ma solo su alcune cose. Uno studio delle Università di Bonn e St. Andrews ha provato a simulare l’espansione dell’universo usando una teoria diversa, chiamata “dinamica newtoniana modificata”.
Secondo questa idea, le differenze nei calcoli non sarebbero reali: sarebbero solo il risultato delle stranezze nella distribuzione della materia. Con questa nuova prospettiva, la tensione di Hubble non esisterebbe nemmeno. Sarebbe tutto più semplice, ma anche un bel colpo per la fisica tradizionale.