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Marte, ancora una scoperta che lascia il segno | Ora è il turno dei laghi: “Acqua liquida al loro interno”

Il pianeta Marte (Depositphotos foto)

Il pianeta Marte (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Antichi laghi d’acqua liquida su Marte: nuove increspature sulla superficie svelano dettagli sorprendenti sul passato del Pianeta Rosso.

Marte, quel pianeta rosso e polveroso che ci affascina da decenni, sembra non voler smettere di stupirci. Ogni volta che ci sembra di aver capito qualcosa della sua storia, spunta un dettaglio nuovo che ci costringe a rimettere tutto in discussione. Con il suo passato ricco di misteri, è un po’ come un libro aperto, ma con alcune pagine mancanti. La domanda su quanto fosse “vivo” non smette di tormentare scienziati e curiosi.

Da anni le missioni spaziali puntano a svelare quei segreti, mandandoci immagini spettacolari e dati che parlano di un Marte completamente diverso da quello che vediamo oggi. Si è sempre immaginato un pianeta attraversato da fiumi, coperto da laghi e mari, ma ogni nuova informazione aggiunge complessità a questo quadro. Certo, è come mettere insieme un puzzle senza sapere esattamente quale immagine finale dovremmo aspettarci.

Una delle chiavi di tutto questo è proprio l’acqua. Non si scappa: senza acqua liquida non c’è vita—almeno, non come la conosciamo noi. Così, si cerca ovunque. Nelle calotte polari, in antiche tracce di erosione, persino sotto la superficie. Ogni piccolo indizio che emerge diventa un vero tesoro da analizzare e reinterpretare.

Grazie alla tecnologia moderna, però, gli strumenti a bordo di sonde e rover ci stanno permettendo di vedere Marte come mai prima d’ora. Non si tratta solo di foto ad alta risoluzione, ma di veri e propri laboratori scientifici ambulanti che analizzano rocce, polvere e atmosfera. È incredibile pensare che da milioni di chilometri di distanza riusciamo a ricostruire la storia di un pianeta.

Segni di acqua liquida su antichi laghi

E proprio in questa storia, qualche miliardo di anni fa, spuntano… laghi. Laghi veri, con acqua liquida e onde che si infrangevano sulle rive. Un gruppo di scienziati ha pubblicato su Science Advances uno studio che analizza delle increspature trovate su fondali sabbiosi di Marte.

Si parla di piccole ondulazioni—tipo quelle che vedresti sulla sabbia di un lago quando soffia il vento—che indicano che lì c’era acqua liquida. Un’acqua che si muoveva grazie al vento e che, secondo i calcoli, esisteva circa 3,7 miliardi di anni fa, in un clima molto più “morbido” di quello attuale.

La zona interessata (Science Advances foto)
La zona interessata (Science Advances foto) – www.aerospacecue.it

La scoperta e il suo impatto

Queste increspature sono state trovate dal rover Curiosity mentre esplorava il cratere Gale. Usando simulazioni al computer, gli scienziati hanno confermato che si sono formate in laghi poco profondi, di appena un paio di metri.

Un ambiente tranquillo, ma sufficiente per ipotizzare che potesse esserci vita microbica. La scoperta, secondo i ricercatori, è una delle prove più evidenti di acqua liquida su Marte. Un pezzo importante di quel puzzle che ci aiuta a immaginare un passato più “vivo” per il Pianeta Rosso.