Elon Musk ne ha combinata un’altra delle sue | Tutti pensavano fosse un asteroide vagante ed invece era una Tesla
Un asteroide individuato nello spazio profondo si è rivelato essere in realtà una vettura Tesla inviata da Musk nel 2018. Il perché dell’ennesimo equivoco ‘spaziale’
Elon Musk, tycoon sudafricano fondatore e punto di riferimento di Tesla e SpaceX, è considerato secondo Forbes l’uomo più ricco dell’intero pianeta. Si è recentemente ritagliato un posto di rilievo anche nell’ambito politico, come consigliere del neoeletto presidente statunitense Donald Trump.
Le mire del nativo di Pretoria in campo di esplorazioni spaziali ed interplanetarie sono fin da subito state messe in chiaro. Oltre vent’anni fa, più precisamente nel 2002, Musk fondò la Space Exploration Technologies Corporation, nota più semplicemente, per l’appunto, come Space X.
Il principale obiettivo della compagnia è lo sviluppo di un mezzo che possa garantire il trasporto interplanetario con possibilità di essere riutilizzato, fornendo un’opzione sostenibile nell’ambito dei viaggi spaziali. Il lavoro dietro le quinte di SpaceX prosegue, con la chiara volontà di rendere finalmente realtà l’ambiziosa aspirazione di Elon Musk. Ma SpaceX non si limita a questo; nell’ambito del programma CRS, si occupa anche del rifornimento della Stazione Spaziale Internazionale, mediante il lancio di satelliti privati e non utilizzando il lanciatore Falcon 9 e la capsula Dragon.
Oltre al sopracitato lanciatore, nell'”arsenale” di SpaceX figura anche il Falcon Heavy, in grado di produrre circa 22 meganewton di spinta, figurando, all’epoca del suo primo lancio, come razzo più potente presente sulla Terra. Il volo inaugurale, per l’appunto, avvenne il 6 febbraio 2018, allo scopo di testarne l’effettiva efficacia.
Un potenziale asteroide? Non esattamente…
Nello spazio era stato individuato un oggetto celeste, il 2018 CN41, inizialmente catalogato come asteroide. In realtà si è trattato di un effettivo equivoco spaziale, che ha successivamente portato all’identificazione dell’oggetto per ciò che era davvero: un automobile nel pieno dello spazio profondo. Il Minor Planet Center, nel corso di neanche 24 ore, ha fornito l’iniziale notizia dell’asteroide, per poi dare l’effettiva smentita.
L’astrofilo H. A. Guler ha sottolineato l’individuazione di un oggetto celeste che distava circa 240.000 km dalla Terra, indicandolo come possibile asteroide near-Earth, per l’appunto localizzato in prossimità della Terra. Nel secondo comunicato pubblicato, tuttavia, è stato possibile risalire alla totale verità. L’elemento era in realtà una Tesla Roadster, vettura elettrica dell’omonima casa automobilista specializzata proprio nella produzione di veicoli a zero emissioni, fondata e ‘capitanata’ proprio dal magnate Elon Musk.
I disguidi sugli oggetti che calcano lo spazio profondo
L’automobile era stata montata su un razzo Falcon Heavy prima di essere lanciata verso lo spazio nel corso del 2018, equipaggiata simbolicamente con un manichino al volante, denominato ‘Starman‘. Si è trattato della prima vettura mai mandata in orbita ed ha rappresentato per SpaceX un primordiale esperimento nell’ambito dei lanci. Ma come si è arrivati a comprendere l’effettiva natura dell’oggetto?
La collaborazione tra numerosi autonomi ha prodotto il risultato, contornato, come spesso accade in certi casi, da una serie di polemiche riguardanti la non attenta gestione e la poca trasparenza assunta, a detta di molti, dalle agenzie internazionali specializzate nei veicoli circolanti nello spazio profondo, che appare ancora oggi come un’area in cui non esistono reali normative o vincoli vigenti. E infatti non si è trattato nemmeno del primo caso nella storia: la sonda Rosetta, ad esempio, lanciata in orbita nel 2004 e rientrata dodici anni più tardi venne confusa in maniera errata, come si scoprirà successivamente con un asteroide.