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Sole, si è aperto un enorme buco coronale: venti solari in arrivo il 31 gennaio

Si è aperto un enorme buco coronale nel sole. Al termine del mese arriveranno dei venti solari: cosa potrebbe succedere nel mondo.

Recenti immagini catturate dal telescopio spaziale Solar Dynamics Observatory (SDO) della NASA mostrano un gigantesco “buco” nella corona del Sole, una zona misteriosa e affascinante della nostra stella. Questo fenomeno, con un diametro che raggiunge i 800.000 chilometri, sta emettendo un flusso di vento solare che si dirige verso la Terra. L’impatto è previsto per il 31 gennaio, ma la buona notizia è che le sue conseguenze saranno minime.

I buchi coronali sono aree del Sole dove il campo magnetico si apre verso lo spazio, consentendo a particelle cariche di fluire verso l’esterno. Queste zone, più fredde rispetto al resto della corona solare, appaiono scure nelle immagini catturate dai telescopi spaziali. Sebbene possano inviare particelle solari verso la Terra, la loro influenza è generalmente meno grave rispetto a fenomeni come le espulsioni di massa coronale (CME).

La corona solare è la parte esterna dell’atmosfera solare ed è incredibilmente più calda della superficie visibile del Sole, la fotosfera. Le temperature nella corona possono arrivare a milioni di gradi, mentre la superficie si attesta sui 5.500°C. Questo riscaldamento anomalo è causato dai complessi campi magnetici che avvolgono il Sole, generando fenomeni come il vento solare.

Il vento solare che sta uscendo dal buco coronale viaggia verso la Terra a una velocità che supera i 500 km al secondo. Sebbene questo flusso di particelle cariche sia destinato a colpire la nostra magnetosfera, non si prevede che provochi danni significativi. L’intensità del fenomeno è talmente bassa che è probabile che causi solo tempeste geomagnetiche di classe G1, la più lieve su una scala che arriva fino a G5.

Sole, arrivano i venti solari: l’impatto sul nostro pianeta

Seppur di bassa intensità, l’arrivo del vento solare può comunque causare effetti visibili. In particolare, queste tempeste di classe G1 potrebbero influenzare la tecnologia satellitare e causare lievi disturbi nelle comunicazioni aeree. Nonostante ciò, gli effetti sulla Terra non saranno gravi, e il rischio di danni è limitato.

Il Sole è attualmente nel picco del suo ciclo di attività solare di 11 anni. Questo periodo di alta attività può generare fenomeni molto più intensi, inclusi brillamenti solari ed espulsioni di massa coronale, che potrebbero avere effetti più pesanti sulla Terra. Gli esperti prevedono che il 2025 potrebbe essere un anno particolarmente attivo, con tempeste geomagnetiche significative e aurore boreali che potrebbero essere visibili anche nei cieli italiani.

Arrivano venti solari sulla Terra – Aerospacecue.it (DepositPhoto)

La ricerca continua con il Solar Dynamics Observatory: le previsioni per il futuro

Il Solar Dynamics Observatory, che ha immortalato l’attuale buco coronale, continua a monitorare la nostra stella con strumenti avanzati come l’Extreme Ultraviolet Variability Experiment e l’Atmospheric Imaging Assembly. Questi strumenti forniscono informazioni cruciali per comprendere meglio il comportamento del Sole e il suo impatto sulla Terra, consentendo agli scienziati di prevedere e analizzare eventi solari come quello che sta accadendo in questi giorni.

Nonostante le attuali minacce siano relativamente contenute, l’attività solare rimane un fenomeno affascinante e imprevedibile. Con il Sole in pieno picco della sua attività magnetica, è importante che gli esperti rimangano vigili. Sebbene il rischio di danni gravi sia limitato, la continua ricerca sulla nostra stella aiuterà a prepararsi meglio per eventuali fenomeni più estremi nei prossimi mesi e anni.