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Titano, da 20 anni le notizie non arrivano | Tutte le teorie sono basate sui dati della vecchia sonda: cosa nasconde?

Satellite titano (Depositphotos)

Satellite titano (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Le uniche immagini forniteci riguardanti il satellite di Saturno provengono da una sonda inviata oltre vent’anni fa. La presenza di esseri viventi è possibile?

Il pianeta Saturno possiede addirittura 145 lune e tra queste la più maestosa è sicuramente rappresentata dal satellite Titano. La sua scoperta viene attribuita all’astronomo olandese Christiaan Huygens, mediante un telescopio rifrattore, e risale al 1665. Per via delle sue caratteristiche chimico fisiche, il satellite viene da sempre ammirato con particolare interesse nel mondo scientifico.

Vi basti pensare che all’interno del nostro Sistema Solare si piazza alla seconda posizione tra i satelliti in assoluto più espansi, cedendo il primato unicamente a Ganimede, luna di Giove. In termini di dimensioni, infatti, supera di gran lunga anche la nostra Luna, misurando un diametro complessivo pari a 5000 km.

La temperatura, secondo vari studi recentemente condotti, si aggirerebbe attorno ai -178°C. L’atmosfera presente nel satellite risulta essere ricca di azoto e idrocarburi, ma al contempo è stata registrata una totale assenza di ossigeno.

Il rinvenimento di queste informazioni è stato possibile al lancio della navicella Cassini, avvenuto nel 1997, che ha consentito di raggiungere il pianeta Saturno e le sue lune ben sette anni dopo. Mediante la sonda Huygens – intitolata proprio allo scopritore del satellite – è stato possibile attraversare l’atmosfera di Titano e raccogliere dati che non era mai stato possibile raggiungere prima di allora.

Titano è davvero così simile alla Terra?

Come abbiamo avuto modo di comprendere, le dimensioni di Titano lo rendono addirittura più esteso del pianeta Mercurio. Tornando a rimarcarne le peculiarità, si tratta dell’unico satellite del Sistema Solare a presentare un’atmosfera densa: la stessa, pur essendo composta prevalentemente da azoto, esattamente come quella del nostro pianeta, presenta una pressione che supera ben oltre il 50%, come riporta la ESA (Agenzia Spaziale Europea).

Un altro aspetto che accomuna Titano alla Terra è il fatto di presentare acqua allo stato liquido sulla propria superficie, corrispondenti effettivamente ai nostri mari, fiumi e laghi. La formazione di questi corsi d’acqua viene attribuita alle piogge di idrocarburi, che seguono un ciclo continuo molto simile a quanto avviene sul nostro pianeta.

L'atterraggio della sonda su Titano (ESA)
L’atterraggio della sonda su Titano (ESA foto) – www.aerospacecue.it

I risultati sorprendenti della missione

La missione Cassini avvenuta ormai due decenni fa, come affermato in precedenza, ha consentito la diffusione fino alla Terra di immagini esclusive ed inaspettate in merito alla superficie di Titano. Il positivo risvolto della missione è stato possibile grazie alla liberazione della sonda Huygens, prima ad approdare in un territorio facente parte del Sistema Solare esterno.

Anche in questo caso a lasciare a bocca aperta gli addetti ai lavori sono state le differenti caratteristiche particolarmente somiglianti a scorci della nostra Terra. Tra queste, per l’appunto, i mari profondi centinaia di metri, così come gli oceani localizzati sotto la crosta di acqua ghiacciata. La presenza di acqua ha condotto gli esperti ad ipotizzare che la zona presenti connotazioni che potrebbero permettere lo sviluppo di esseri viventi, molto simili alle vite terrestri nell’ambito marino ed oceanico.