Diesel, altra batosta in arrivo | Il Governo non mantiene le promesse: aumenterà un’altra volta
Altra batosta in arrivo per tutti i possessori di un auto diesel. Il Governo non sembra mantenere le promesse: aumenterà un’altra volta.
Le Commissioni Finanze del Senato e della Camera hanno dato il via libera a un parere che apre la strada a un aumento delle accise sul gasolio tra 1 e 2 centesimi di euro, con un conseguente abbassamento di quelle sulla benzina. Questa decisione, che arriva dopo un lungo dibattito, è finalizzata a finanziare il trasporto pubblico locale (Tpl) e a rispondere alle pressioni della Commissione europea, che da anni chiede di rivedere la fiscalità sui carburanti in base al loro impatto ambientale.
Il provvedimento, inserito nel Piano strutturale di bilancio, mira a trovare risorse per il rinnovo del contratto nazionale del Tpl 2024-2026, che interessa circa 110.000 lavoratori del settore. L’obiettivo è ridurre l’impatto ambientale dei carburanti più inquinanti, come il gasolio, e incentivare l’uso di alternative più sostenibili.
La scelta di aumentare le accise sul gasolio e ridurle sulla benzina nasce da una precisa volontà di allineare la fiscalità ai principi ambientali. La Commissione europea, infatti, da due anni sollecita l’Italia a svincolare la tassazione dei carburanti dalle quantità vendute, agganciandola invece al loro impatto ambientale. Questo approccio punta a scoraggiare l’uso di carburanti più inquinanti, come il gasolio, e a promuovere soluzioni più ecologiche.
Il governo ha accolto questa indicazione, proponendo un riallineamento delle accise che tenga conto sia dell’impatto ambientale che delle esigenze economiche. Le risorse generate da questa misura saranno destinate al finanziamento del trasporto pubblico locale, un settore strategico per la mobilità sostenibile e la riduzione delle emissioni.
Riallineamento delle accise, come funziona: cosa dovranno sapere gli italiani
Il provvedimento prevede un aumento delle accise sul gasolio tra 1 e 2 centesimi di euro, accompagnato da una riduzione equivalente per la benzina. Questo riallineamento non rappresenta un vero e proprio aumento delle tasse, ma piuttosto un taglio dell’agevolazione di 11 centesimi di cui gode il gasolio. In pratica, si tratta di ridurre uno sconto che finora ha favorito un carburante più inquinante.
Secondo i promotori della misura, chi utilizza auto a benzina risparmierà circa 30 euro all’anno, mentre chi sceglie il gasolio vedrà un leggero aumento dei costi. Questo approccio è in linea con il principio “chi inquina meno, paga meno”, promuovendo una transizione verso una mobilità più sostenibile.
Aumento del diesel, le prospettive future: le reazioni
La decisione di aumentare le accise sul gasolio ha suscitato reazioni contrastanti. Da un lato, c’è chi applaude alla scelta di destinare le risorse al trasporto pubblico locale, considerato un pilastro della mobilità sostenibile. Dall’altro, c’è chi teme che l’aumento dei costi per il gasolio possa avere un impatto negativo su alcuni settori, come quello dei trasporti merci.
Tuttavia, il governo ha ribadito che l’obiettivo non è penalizzare i consumatori, ma promuovere una transizione ecologica equa e graduale. Il riallineamento delle accise sarà applicato in un arco di tempo congruo, permettendo ai cittadini e alle imprese di adattarsi alle nuove regole.