È più grande di Giove e la velocità dei venti supera quella di Nettuno | Si dirigono verso di noi: ecco cosa dicono gli scienziati
L’universo non smette mai di stupire. Ogni nuova scoperta rivela fenomeni che sembrano usciti da un romanzo di fantascienza, eppure sono reali.
Gli esopianeti, mondi alieni che orbitano attorno a stelle lontane, ci offrono uno spettacolo straordinario di varietà e complessità. Un vero universo nell’universo, misterioso e tutto da scoprire attraverso le più attuali tecnologie a disposizione degli astronomi.
Grazie a telescopi sempre più potenti, gli astronomi riescono a sondare l’atmosfera di questi pianeti remoti, scoprendo condizioni estreme che sfidano la nostra immaginazione. È il caso di venti che sfrecciano a velocità inimmaginabili o atmosfere così rarefatte da sembrare impossibili.
Questi mondi lontani ci raccontano una storia antica, fatta di forze primordiali e processi caotici che hanno plasmato i pianeti. Studiarli non significa solo guardare altrove, ma anche capire meglio come il nostro Sistema Solare si sia formato miliardi di anni fa.
Ogni dato raccolto non è solo una curiosità scientifica, ma un tassello fondamentale per costruire modelli più precisi che ci aiutano a interpretare l’universo. E il telescopio VLT dell’ESO è in prima linea in questa avventura.
WASP-127 b: un gigante fuori scala
Tra le scoperte più recenti spicca WASP-127 b, un esopianeta situato a circa 500 anni luce dalla Terra. Questo gigante gassoso, scoperto nel 2016, è molto più grande di Giove, ma con una densità sorprendentemente bassa, che lo fa apparire “gonfio“. È un esempio perfetto della categoria dei “gioviani caldi“, pianeti vicinissimi alla loro stella e dalle atmosfere incandescenti.
La vera sorpresa arriva però dai suoi venti supersonici, rilevati grazie allo spettrografo CRIRES+ del Very Large Telescope. Queste correnti equatoriali raggiungono una velocità record di 9 km/s (32.000 km/h), sei volte superiore alla velocità di rotazione del pianeta. Per confronto, i venti più rapidi del nostro Sistema Solare, quelli di Nettuno, si fermano a “soli” 0,5 km/s.
L’atmosfera di un mondo alieno
Le osservazioni non si fermano ai venti: la luce della stella madre, filtrata attraverso l’atmosfera di WASP-127 b, ha rivelato la presenza di vapore acqueo e monossido di carbonio. Questi dati aiutano gli scienziati a decifrare la chimica di questo pianeta, ma anche a costruire modelli per altri esopianeti.
La meteorologia di WASP-127 b è altrettanto estrema. I poli sono nettamente più freddi rispetto alle altre regioni, e il lato illuminato dalla stella è molto più caldo rispetto al lato in ombra. Queste caratteristiche indicano una dinamica atmosferica complessa, che richiede ulteriori indagini. Grazie agli strumenti di nuova generazione, come l’Extremely Large Telescope (ELT) e il suo spettrografo ANDES, gli astronomi si preparano a esplorare ancora più a fondo queste meraviglie cosmiche. WASP-127 b è solo uno dei tanti mondi che sfidano ciò che credevamo possibile, aprendo la strada a nuove frontiere della conoscenza.