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Rincari dei carburanti, occhio a dove fate rifornimento | Meglio scegliere quelli giusti: risparmiate un botto

Rincaro dilapidante sui carburanti? (Depositphotos)

Rincaro dilapidante sui carburanti? (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Le spese per un pieno di carburante diventano sempre più insostenibili. Ma esistono delle stazioni dove sarà possibile accedere a tariffe decisamente ribassate

Anche l’anno da poco cominciato non è stato esente da aumenti significativi legati al prezzo del carburante. Reduci da trascorsi in cui i prezzi erano costantemente soggetti a rapide salite e altrettanto repentine discese, i cittadini speravano di poter assistere ad un riequilibrio nelle tariffe. Ma così non è stato.

Al contrario, sono già stati rinunciati aumenti rispetto ai livelli medi annotati nel corso dell’anno passato. E i rincari riguardano ogni tipologia di carburante, senza fare sconti, siano essi benzina, diesel o GPL. Inoltre, sia la modalità self che il servito sono stati interessati da insostenibili sovrapprezzi.

La situazione peggiora ancora di più se ci spostiamo sulle stazioni di rifornimento dislocate sui tratti autostradali, dove la benzina ha superato la soglia di 1,9 euro al litro; il gasolio, da parte sua, non è esente dal rincaro, raggiungendo 1,82 euro al litro.

Come rivelato dal Codacons, il rialzo dei listini alla pompa ha generato un aumento complessivo di 3 centesimi al litro, costringendo i consumatori ad una spesa aggiuntiva di 1,5 euro per ogni pieno effettuato, che arrivano a pesare significativamente sui costi sostenuti per il rifornimento nel conteggio sui 12 mesi, quando si registrerà un aumento di circa 36 euro annui.

L’occasione per risparmiare sul pieno di carburante

Quali sono le possibilità da sfruttare all’istante, che permetteranno ai consumatori una significativa riduzione sui costi da sostenere per un pieno di carburante? Sappiate che esistono dei distributori che garantiranno risparmio assicurato, dove sarà possibile l’erogazione sia di benzina che di diesel a tariffe molto meno dilapidanti.

L’unica grana è che per raggiungerli dovrete uscire dai confini italiani. Se la situazione nel nostro paese in termini di aumenti relativi al carburante diviene sempre più insostenibile, la problematica risulta essere decisamente più tenue dai nostri vicini di casa verso oriente. Stiamo parlando della Slovenia, dove si è recentemente assistito all’entrata in vigore di nuove tariffe per l’erogazione dei carburanti per volere  del Ministero dell’Ambiente, del Clima e dell’Energia. Sconfinando potrete, dunque, usufruire della medesima prestazione a fronte di una spesa di molto ridotta.

Rifornimento auto (Depositphotos)
Rifornimento auto (Depositphotos foto) – www.aerospacecue.it

Neanche la Slovenia è esente dai rincari

E’ pur vero che anche nello Stato estero si è assistito, nel corso degli ultimi periodi, ad aumenti sui carburanti, accolti decisamente in modo polemico sia dai locali, sia dagli italiani che approfittavano della convenienza delle stazioni di rifornimento slovene. Nello specifico, il rincaro che ha riguardato la benzina si attesta sui 2,8 centesimi, portando il costo di un litro di benzina a lievitare fino a 1,523 euro. Se la cifra vi sembra elevata, tenete conto che andreste comunque a spendere meno di un rifornimento in suolo italiano, dove l’erogazione di benzina vi costerà ben 1,82 euro al litro.

E per quanto riguarda il gasolio? Ci troviamo nella stessa identica situazione. Il Ministero locale ha imposto un innalzamento di 2,7 centesimi a litro, facendo ammontare la spesa per un litro di gasolio a 1,581 euro. Per quanto gli aumenti abbiano colpito anche Lubiana, si tratta pur sempre di tariffe al ribasso se comparate con l’Italia. E’ bene specificare che le cifre più convenienti sono quelle in cui potrete imbattervi nei distributori dislocati al di fuori della rete autostradale locale; per quanto riguarda le stazioni che si incontrano sulle strade extraurbane principali, infatti, i rivenditori potranno comunque fissare il prezzo che ritengono più opportuno, non avendo l’obbligo di attenersi alle direttive ministeriali.