Sole, ha puntato le sue armi migliori contro di noi | Una macchia solare enorme sta per scatenare l’inferno sulla Terra: “Sarà peggio del 1859”
Una macchia solare enorme sarà puntata contro il nostro pianeta e non sarà uno scenario per niente facile da gestire.
Le macchie solari sono tra i fenomeni più affascinanti e studiati della nostra stella, il Sole. Questi punti scuri, visibili sulla superficie solare, non sono semplici imperfezioni ma manifestazioni di potenti forze magnetiche. La loro osservazione ha aperto nuove frontiere nello studio del Sole.
Le macchie solari sono aree temporanee della fotosfera, lo strato visibile del Sole, in cui la temperatura è significativamente più bassa rispetto alle zone circostanti. Mentre la fotosfera raggiunge temperature di circa 5.500 °C, le macchie solari si aggirano intorno ai 3.500 °C, apparendo quindi più scure.
La loro formazione è legata a intensi campi magnetici che impediscono la normale risalita di calore dalle zone più profonde del Sole. Il numero di macchie solari varia nel tempo secondo un ciclo di circa 11 anni, noto come ciclo solare.
Durante il massimo solare, le macchie diventano più numerose e l’attività magnetica del Sole raggiunge il suo picco, accompagnata da fenomeni come brillamenti e espulsioni di massa coronale. Questi eventi possono avere effetti significativi sulla Terra, influenzando le comunicazioni satellitari, le reti elettriche e persino creando spettacolari aurore boreali.
Ripercussioni sui pianeti
Le macchie solari non influenzano solo il Sole, ma anche il nostro pianeta. Durante periodi di intensa attività solare, le particelle cariche emesse dal Sole possono interagire con il campo magnetico terrestre, provocando tempeste geomagnetiche. Questi eventi possono causare interruzioni nelle comunicazioni radio, malfunzionamenti dei satelliti e blackout elettrici su larga scala. Al contrario, durante i periodi di minimo solare, la diminuzione dell’attività solare può ridurre temporaneamente il riscaldamento dell’atmosfera terrestre.
La ricerca sulle macchie solari è fondamentale per comprendere meglio il funzionamento del Sole e per prevedere i suoi effetti sulla Terra. Gli scienziati utilizzano strumenti avanzati, come il telescopio spaziale Solar Dynamics Observatory (SDO) e il Parker Solar Probe, per monitorare costantemente l’attività solare e approfondire i misteri delle macchie solari.
Una nuova macchia solare
La macchia solare AR 3964, osservata il 17 gennaio 2025, ha attirato l’attenzione per la sua rapida crescita: in sole 24 ore ha raggiunto un diametro superiore ai 25.000 chilometri, circa due volte la Terra. Questa regione presenta campi magnetici instabili, con il rischio di eruzioni solari di Classe X, le più potenti, e possibili espulsioni di massa coronale (CME). Se queste ultime raggiungessero la Terra, potrebbero causare tempeste geomagnetiche, generando aurore boreali visibili anche in Italia, e rappresentare un rischio per le infrastrutture tecnologiche.
Alle 13:35 UTC del 17 gennaio, AR 3964 ha già prodotto un brillamento di Classe M 7.4, preludio a potenziali eventi di Classe X. Gli scienziati stanno monitorando l’evoluzione della macchia per valutare possibili effetti futuri. Fonte: SpaceWeather.com, citato dall’astrofisico Tony Phillips.