Sistema Solare, il sogno è la colonizzazione di ogni Pianeta | Sai come si vivrebbe su ognuno di questi? Gli scienziati lo hanno appena svelato

Come sarebbe vivere su ciascun pianeta del sistema solare? Gli scienziati hanno studiato le condizioni estreme di ogni mondo.

Da sempre, alzare gli occhi al cielo ci spinge a sognare. Il sistema solare è diventato un simbolo di mistero e sfida: i suoi pianeti, così diversi e inospitali, sembrano guardarci con un mix di fascino e minaccia. L’idea di “conquistare” questi mondi, un tempo relegata ai racconti di fantascienza, oggi è al centro di dibattiti scientifici e di progetti che stanno prendendo forma, a piccoli passi. Ma che cosa significa davvero pensare a una vita al di fuori della Terra?

La colonizzazione di altri pianeti ha alimentato per decenni l’immaginario collettivo. Film, libri e anche videogiochi ci hanno fatto viaggiare su mondi alieni, mostrando città futuristiche e avventure mozzafiato. Ma la realtà, lo sappiamo, è molto meno romantica. Per quanto possiamo essere curiosi, lasciare il nostro pianeta significherebbe affrontare condizioni impossibili da gestire senza un supporto tecnologico incredibile.

Sulla Terra, tutto è calibrato per noi: atmosfera, temperatura, pressione. Altrove, invece, sarebbe come provare a vivere su un altro pianeta – ah, già, è proprio quello di cui stiamo parlando! Le sfide sarebbero enormi, e persino immaginare di resistere pochi minuti su un altro mondo, senza tute o protezioni, sembra quasi ridicolo. Eppure, ci si prova. Gli scienziati continuano a studiare e sperimentare per capire fino a che punto potremmo spingerci.

La domanda è semplice, anche se la risposta non lo è affatto: cosa succederebbe se ci trovassimo su un altro pianeta, così, senza filtri? Le condizioni di ciascuno di questi mondi sono talmente estreme che la sopravvivenza umana sarebbe un’impresa disperata. Ma vediamo un po’ più nel dettaglio, uno alla volta.

Come se la caverebbe il corpo umano su mercurio e venere

La risposta ci è stata fornita dall’astrofisico Neil deGrasse Tyson. Partiamo da Mercurio, il pianeta più vicino al Sole. Non ha un’atmosfera vera e propria, e già questo è un problema enorme. Ma aggiungete le temperature estreme: un lato del pianeta arriva a oltre 400 gradi, mentre l’altro scende sotto i -170. Insomma, anche se riusciste a trovarvi nel “mezzo perfetto” (ammesso che esista), non potreste respirare. Due minuti e sarebbe tutto finito.

E Venere? Beh, qui non va meglio. L’atmosfera è una trappola: fatta di anidride carbonica e gas velenosi, è densa al punto da schiacciarvi. La superficie del pianeta, poi, è un forno a cielo aperto con temperature intorno ai 460 gradi. Sopravvivere? Non se ne parla. In pochi secondi sareste cotti… letteralmente.

Pianeti gassosi e condizioni estreme

E i giganti gassosi, come Giove e Saturno? Qui si apre un altro tipo di problema: non c’è una superficie solida su cui camminare. Lanciandovi verso il nucleo, verreste schiacciati dalla pressione atmosferica molto prima di arrivarci. Nemmeno il tempo di rendervene conto.

Poi c’è il Sole. Beh, che ve lo dico a fare? Con una temperatura di 5.500 gradi sulla superficie, qualsiasi cosa, umana o meno, verrebbe vaporizzata in un istante. E su Plutone? Situazione opposta. Qui le temperature scendono fino a -230 gradi, un freddo che non possiamo nemmeno immaginare. Sarebbe come fare un tuffo nell’idrogeno liquido: due secondi e siete congelati per sempre.